Daini del Circeo, mobilitazione corale per le adozioni. Tante le richieste

Il Comune di Terracina ha dato la sua disponibilità ad adottare una parte dei daini del Parco del Circeo, con la creazione di un’apposita area naturale riservata, in maniera coordinata con il Parco e con l’Ispra (Istituto Superiore per Protezione e la Ricerca Ambientale). Lo ha fatto sapere oggi il sindaco Roberta Tintari attraverso una nota stampa a cui è seguita quella del suo predecessore, l’europarlamentare pontino Nicola Procaccini di Fratelli d’Italia.

“Esprimo il mio plauso e soddisfazione – ha dichiarato l’ex sindaco di Terracina – per l’iniziativa adottata dal Comune di Terracina. Il mio auspicio è che altre amministrazioni si mobilitino seguendo l’esempio di Terracina e si mostrino disponibili, nei limiti e nel rispetto delle singole realtà e possibilità, ad adottare alcuni esemplari di questi splendidi animali per sottrarli all’abbattimento. Ritengo che così facendo, oltre a compiere il dovere di aiutare il Parco quale fondamentale struttura che è parte integrante della storia e della cultura del nostro territorio, possano essere conciliate le esigenze di equilibrio e salvaguardia ambientale del Parco, con la umana propensione e la scelta di buon senso di evitare che i daini in sovrannumero vengano abbattuti”.

Il Comune di Terracina non è l’unico a voler adottare i daini in eccesso del Parco nazionale del Circeo. In tanti si stanno mobilitando per evitare che finiscano abbattuti a fronte del piano di contenimento deciso dall’Ente Parco.

Diversi i circoli di Legambiente che hanno proposto un’adozione in favore delle aree del parchi regionali dell’area pontina.

“Auspichiamo un clima di rasserenamento degli animi – dice Dino Zonfrillo, presidente del Circolo Legambiente Sud Pontino, riprendendo anche la posizione assunta da Stefano Raimondi del Circolo di Sabaudia e di Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – nell’interesse della conservazione della biodiversità e della sopravvivenza della foresta demaniale. Proponiamo la realizzazione degli interventi di contenimento della popolazione dei daini del Parco nazionale del Circeo tramite forme non cruente di prelievo, e di individuare aree o contesti territoriali disponibili ad ‘adottare’ gli animali prelevati magari dopo opportuna sterilizzazione, anziché procedere, ove le condizioni lo consentano, ad un eventuale abbattimento. Pensiamo ad esempio ad un trasferimento, previo accordo tra enti, – aggiunge Zonfrillo – nei parchi regionali più prossimi o in altre riserve faunistiche comunque del territorio nazionale atte all’accoglimento”.
“In questo contesto la nostra   proposta a valutare con l’ausilio degli esperti naturalisti e botanici l’accoglienza  di alcuni esemplari – precisa nella nota Legambiente  –  è stata preannunciata dal nostro circolo al Parco Naturale dei Monti Aurunci con sede a Campodimele, il secondo più importante per estensione dei tredici istituiti nel Lazio e al Parco Riviera di Ulisse con sede a Gaeta in grado quest’ultimo di accoglierne un eseguo numero. Lo stesso ha fatto Paola Marcoccia, presidente del Circolo Intercomunale L.Di Biasio di Fondi, con il Parco Regionale dei Monti Ausoni e del Lago di Fondi. Oggi abbiamo formalizzato la nostra richiesta. Perché possa avere seguito – precisa Zonfrillo – dovrà esprimersi, oltre agli Uffici dei Parchi sentito il parere dei tecnici, anche la Direzione Regionale a cui spetta  il parere definitivo”.
Si apprende dalla nota di Legambiente Sud Pontino che, relativamente al Basso Lazio, solo alcune zone avrebbero le caratteristiche necessarie quali una adeguata fascia climatica e la presenza di fonti di abbeveramento disponibili tutto l’anno. Vengono indicate alcune zone, a loro dire, in passato abitate dai caprioli specie di ungulati endemica del territorio del Monti Aurunci di cui si è in passato valutata la reintroduzione, che potrebbero avere queste caratteristiche come le  pendici del Monte Redentore nel comune di Formia e Spigno Saturnia e una esigua parte del Monte di Scauri e una zona più significativa del Parco dei Monti Ausoni ricca di acqua.
Anche la proposta di Terracina è stata comunicata all’Ente Parco, nella persona del direttore Paolo Cassola.

“Stiamo individuando – fa sapere l’assessore terracinese alla Tutela degli Animali Emanuela Zappone – un’area idonea nel territorio del Comune di Terracina da recintare e destinare all’accoglienza dei daini, provvedendo contestualmente alla loro sterilizzazione. Tanti amici amanti degli animali si stanno mettendo a disposizione per il raggiungimento dello scopo e, infatti, il nostro intento è quello di coinvolgere anche le associazioni animaliste affinché possano dare il loro contributo per garantire il benessere e la protezione dei daini. La riserva potrà anche essere periodicamente ripopolata, ben sapendo che il sovrannumero dei daini all’interno del Parco del Circeo è destinato perpetuarsi nel corso del tempo. Tutti questi passaggi e le modalità di attuazione le vogliamo concordare appunto con il Parco e l’Ispra affinché siano correttamente tutelati gli interessi di tutti. L’adozione dei daini del Parco è un dovere nei loro confronti, considerando che sono stati importati su questo territorio dagli esseri umani, ma anche un gesto d’amore per le nostre giovani generazioni. Sono certa che tanti altri Comuni si adopereranno con iniziative simili”.