Delitto dei fidanzatini di Cori, Marco Canale è libero ed è tornato a Cisterna

fidanzatini di Cori
Le vittime del delitto di Cori

L’uomo condannato per il delitto dei fidanzatini di Cori è uscito dal carcere e svolgerà un tirocinio presso il comune di Cisterna. Marco Canale ha scontato la sua condanna e ora i Servizi sociali del Comune hanno disposto un breve tirocinio (di due mesi), per il reinserimento dell’uomo nella società, così come previsto dalla legge.

Canale era stato condannato nel 2018 a 30 anni di carcere per l’omicidio della 17enne Elisa Marafini e del 24enne Patrizio Bovi. Il delitto avvenne di domenica: era il 9 marzo del 1997, in un appartamento di via Fortuna, nel centro storico di Cori. Chi uccise lo fece con 180 coltellate contate sui corpi dei due fidanzati.

Al processo di primo grado la pubblica accusa chiese l’ergastolo, ma evidentemente le aggravanti che pure ci furono, come l’arma e i motivi abietti furono comparate con le attenuanti: il giovane Canale era incensurato.

“Ora – ha spiegato l’avvocato Domenico Bianchi che lo ha assistito durante il procedimento penale – sono trascorsi 22 anni e mezzo: ha scontato la sua pena. La legge prevede infatti tutta una serie di calcoli per cui si sconta un quarto della condanna. Esattamente 22 anni e 6 mesi”.

Il delitto sconvolse il piccolo paese dei Monti Lepini e diversi furono i sospettati, che poi uscirono definitivamente di scena. Adesso Canale è tornato a casa, a Cisterna.