Desirée, parte il processo: Yussef Salia ritirerà la denuncia contro i genitori

desirée

E’ iniziato il processo per la morte di Desirée Mariottini, la 16enne di Cisterna trovata senza vita in un edificio abbandonato nel quartiere San Lorenzo a Roma. Nell’udienza di oggi, 4 dicembre, davanti la terza Corte di Assise di Roma, Yussef Salia ha annunciato di voler ritirare la denuncia presentata contro i genitori della ragazza per omessa vigilanza sulla giovane.

Si tratta di uno degli imputati, che ha anche fatto alcune dichiarazioni: “Non sono responsabile della morte di questa ragazza, chiedo perdono e scusa alla madre e alla famiglia e rispetto il loro dolore”.

Un altro imputato, Mamadou Gara, ha invece sollevato un’eccezione. Ha fatto presente che durante l’incidente probatorio dell’8 ottobre scorso non ci sarebbe stato l’interprete e per questo motivo ha chiesto la nullità degli atti svolti in quella sede. Quel giorno alcuni testimoni confermarono di aver provato a chiamare l’ambulanza per soccorrere Desirée ma gli fu impedito dagli indagati. La decisione sarà comunicata il 15 gennaio, durante la prossima udienza.

“Quando la mamma di Desirée si è accorta del disagio in cui versava la ragazza si è subito attivata e si è rivolta al Sert” hanno spiegato gli avvocati Maria Teresa Ciotti e Claudia Sorrenti, legali della mamma e della zia di Desirée. “È dura per la mamma – hanno aggiunto – stare nella stessa aula con gli imputati, il processo sarà lungo e ogni udienza sarà una ferita lacerante per lei e per i nonni. Si fanno forza e aspettano giustizia”.

Anche il Telefono Rosa è stato ammesso tra le parti civili.