Un imprenditore agricolo di 57 anni, residente nella provincia di Latina e attivo nell’allevamento di bovini da latte, è stato deferito per non aver sottoposto a visita medica obbligatoria un dipendente.
L’irregolarità è emersa nel corso di un’ispezione sul rispetto delle norme lavorative, nell’ambito di un servizio mirato a contrastare il fenomeno del caporalato.
Per l’uomo è prevista un’ammenda superiore ai 1.400 euro. L’intervento ha riguardato anche tre lavoratori di origine indiana, che sono stati identificati e la cui posizione è stata attentamente vagliata. Le verifiche hanno restituito un quadro positivo: tutti risultano assunti regolarmente e in regola con i documenti di soggiorno.









