Futuro sempre più incerto per l’Abc Latina. Michele Bernardini, direttore generale dell’azienda speciale, già da tempo si è creato un’alternativa, rispondendo all’avviso pubblico per la selezione di pari incarico alla Multiservizi dei Castelli di Matino spa, scaduto il 27 aprile scorso. Le prove orali si sono tenute il 12 giugno scorso e il dottor Bernardini ha ottenuto il punteggio complessivo più alto degli altri due candidati, totalizzando 21 punti contro 12 e 6 dei concorrenti. Sul sito della spa, detenuta dal Comune di Marino (Roma), unico socio, l’avviso di aggiudicazione della selezione pubblica per la nomina del direttore generale. La comunicazione è del 21 giugno 2018 ed evidenzia che la commissione giudicatrice, nominata il 27 aprile dall’amministratore unico Walter Bravetti il 27 aprile 2018, ha terminato i lavori di aggiudicazione, nominando vincitore della selezione il dottor Michele Bernardini.
Non sappiamo se il dottor Bernardini abbia accettato l’incarico e se a seguito di ciò abbia comunicato al consiglio di amministrazione dell’Abc Latina e al Comune di Latina le proprie dimissioni. Allo stato dei fatti sappiamo che il direttore generale dell’Abc ha già pronta una via di fuga. Ma perché scappare da un’azienda speciale di un comune capoluogo di 120mila abitanti per andare, a soli pochi mesi dalla nomina di direttore generale, a dirigere una multiservizi di un municipio notevolmente più piccolo con uno stipendio verosimilmente più basso? L’adesione all’avviso di selezione per la Multiservizi di Marino è stata soltanto un mero esercizio utile a testare ancora una volta le proprie capacità, misurandosi con altri professionisti?
La notizia è arrivata a Latina a pochi giorni dalle dimissioni di Sergio Cappucci, dirigente del servizio Ambiente del Comune di Latina. Dimissioni, “congelate” dal sindaco, le cui motivazioni resterebbero ferme ad una fitta corrispondenza tra lo stesso dirigente, il primo cittadino Damiano Coletta e il direttore generale dell’ente Rosa Iovinella. Dimissioni “pesanti”: Cappucci, vicino al movimento civico di Latina Bene Comune, era stato assunto con contratto legato al mandato del sindaco. Perché un uomo sostanzialmente di Coletta ha deciso di mollare? Secondo indiscrezioni lo strappo sarebbe da ricercare nella gestione del contratto di servizio dell’Abc (di oltre 14milioni di euro all’anno; due milioni e mezzo in più rispetto a quanto spettava alla Latina Ambiente) in base al quale il Comune avrebbe dovuto versare nei primi quattro mesi di attività (da gennaio ad aprile) l’80% del canone mensile e nei restanti mesi un canone commisurato al lavoro svolto. Insomma, voci di corridoio riferiscono che i problemi sarebbero iniziati a maggio, con il pagamento del canone ritenuto non perfettamente in linea con quanto previsto dal contratto. Cosa che si sarebbe ripetuta a giugno, nonostante le perplessità sollevate proprio dal dirigente del servizio Ambiente. Alla fine di luglio affinché l’Abc riesca a pagare le spese, compresi gli stipendi del personale, sarebbe necessario circa un milione di euro. Chi liquiderà questa somma?
Nell’ambiente, quindi, le dimissioni di Cappucci – le cui motivazioni formali potrebbero essere di tutt’altra natura – non sono state un fulmine a ciel sereno. Lo stesso dicasi per il dottor Bernardini, qualora fosse confermato un imminente trasferimento a Marino. Da tempo, nella sede di via Bassianese, si parla di dissapori tra il direttore generale e il consiglio di amministrazione.
Cosa sta succedendo dentro e fuori l’Abc Latina, per la quale l’amministrazione comunale guidata da Coletta ha investito molto? Quando sarà approvato dal Consiglio comunale il primo bilancio dell’azienda speciale, quello del 2017 per il quale il collegio dei revisori aziendali di Abc ha espresso parere negativo?