Gli uomini della Polizia hanno eseguito sei provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del
Tribunale di Cassino su richiesta della Procura locale, nei confronti di altrettante persone residenti nelle province di Roma, Frosinone e Latina. Le misure, tra cui due arresti domiciliari, due obblighi di dimora, due obblighi di firma e ai quali si aggiungono ulteriori 12 indagati a seguito del sequestro a loro carico di telefoni cellulari rinvenuti nella loro disponibilità nella Casa Circondariale di Cassino, sono il risultato di un’indagine durata da ottobre 2023 a gennaio 2024, condotta dalla Squadra Mobile di Frosinone e dal Commissariato di Cassino.
Le indagini hanno portato alla luce una vera e propria rete di comunicazione tra detenuti e soggetti esterni, finalizzata all’introduzione di cellulari, schede SIM e sostanze stupefacenti (cocaina e hashish) all’interno del carcere di Cassino. Le modalità di occultamento includevano lanci di bottiglie legate a corde, contenenti cellulari, caricatori e droga, lanciate dall’esterno delle mura. L’attività investigativa ha ricostruito anche il commercio di droga all’interno del penitenziario, come attestato dall’analisi dei movimenti in entrata su una carta ricaricabile prepagata, utilizzata dagli indagati. Un’operazione dunque stata realizzata in una fase del Paese in cui la sicurezza nelle carceri ed i suoi riflessi verso l’esterno rappresentano un tema di indiscutibile attualità.









