Droga ed estorsione, arrestati due fratelli di Terracina e un marocchino

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Sono due fratelli italiani di 19 e 22 anni e un 26enne di origini marocchine i tre ragazzi raggiunti questa mattina da ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione, furto aggravato, ricettazione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento, richiesto dal sostituto Claudio De Lazzaro, è stato firmato dal Gip Mario La Rosa ed eseguito dai carabinieri della stazione di Terracina, con l’ausilio di altro personale della Compagnia diretta dal capitano Francesco Vivona.

I primi destinatari dell’ordinanza (due fratelli di Terracina 19 e 22 anni) sono stati raggiunti e arrestati presso la loro abitazione, mentre il terzo (cittadino marocchino di 26 anni), già detenuto preso la casa circondariale di Frosinone, si è visto notificare il provvedimento nell’attuale luogo di detenzione.

Le ordinanza di custodia cautelare in carcere per i tre giovani scaturiscono da unì’indagine dei carabinieri di Terracina avviata a giugno dai militari della locale stazione e portata a termine con le tradizionali tecniche investigative. Tutto è iniziato con la richiesta di aiuto di un minore del luogo che, esasperato dalle continue vessazioni e richieste di denaro rivoltegli dagli indagati e preoccupato per la propria incolumità fisica, si era rivolto all’Arma.

Le verifiche preliminari effettuate dai carabinieri hanno consentito di acclarare come due degli arrestati avessero ceduto, nel mese di maggio 2019, alcune dosi di hashish al minore. Quest’ultimo, incidentalmente, era stato poi testimone del furto di una bicicletta asportata dai pusher ai danni del padre di un suo conoscente, che aveva informato nel merito.

Il suo senso civico, però, era diventato motivo di rancore e ritorsione da parte della “banda” che, di conseguenza, aveva cominciato a pretendere dal malcapitato un indennizzo per tale delazione. Da qui l’incubo del ragazzo che, nell’impossibilità di corrispondere alle pressanti richieste, era stato costretto a rubare denaro contante e preziosi, poi finiti sul mercato dei “compro oro”, ai propri familiari, per un valore stimato di circa 4.000 euro.

Nel corso della perquisizione domiciliare, effettuata nel corso dell’operazione di polizia giudiziaria scattata questa mattina all’alba, nell’abitazione dei due fratelli, i carabinieri hanno rinvenuto, nella disponibilità del più giovane, circa 0,40 grammi di hashish, un bilancino di precisione e un coltello con residui della medesima sostanza.

“Nella prospettiva di verificare se tali dinamiche criminali siano state elevate a sistema dagli odierni indagati – fanno sapere dal comando provinciale dell’Arma -, sono in corso ulteriori verifiche per accertare l’eventuale presenza di analoghi episodi ai danni di altri giovani del luogo”.