Droga in carcere, gli imputati scelgono il rito abbreviato

Diversi gli imputati nelle inchieste Astice e Petrus, che ha messo alla luce un sistema di favoritismi nel carcere di Latina, hanno chiesto l’abbreviato. Il giudizio immediato è stato fissato per il 12 febbraio 2020, ma più di qualcuno ha optato invece per il rito alternativo che prevede il giudizio sulla base delle prove raccolte durante le indagini, la rinuncia al dibattimento e lo sconto di un terzo di una eventuale condanna.

Tra questi Gianni Tramentozzi, Gioacchino Iazzetta, Andrea Lazzaro (che era finito ai domiciliari), l’albanese Deda Adriatik, Mauro Guerrieri e Di Girolamo.

Bocche cucite per molti imputati, che non hanno voluto confermare quanto emerso durante le indagini, come Eduard Lala che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sia lui che Ndricim Lalaj hanno già patteggiato la pena.

Nell’istituto penitenziario di via Aspromonte entravano droga e altri beni come sigarette e cibo prelibato.

Gli accertamenti erano partiti nel 2017. I reati contestati a vario titolo sono corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa aggravata, ricettazione, detenzione illegale e spaccio aggravati di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale di arma da sparo.