Elettrodomestici difettosi rimessi in vendita: chiusa l’indagine su due imprenditori

Frigoriferi, lavatrici e altri apparecchi con difetti di fabbrica, che avrebbero dovuto essere distrutti, finivano invece sugli scaffali di un negozio di via Albanese, venduti a prezzi stracciati e pubblicizzati sui social. È quanto hanno ricostruito i Carabinieri Forestali del Nipaaf, che hanno concluso un’indagine a carico di Luigi Murciano, commerciante, e Lorenzo Feudo, titolare di un’azienda di smaltimento di Pontinia.

Al centro dell’inchiesta ci sono due carichi di oltre sei tonnellate di prodotti ritirati dal mercato dalle aziende produttrici e mai arrivati alla distruzione. Gli elettrodomestici, disposti su 64 bancali, venivano ceduti al negozio di Murciano e rivenduti rapidamente, grazie anche a video promozionali che mostravano i camion dell’azienda di smaltimento arrivare al punto vendita.

Per i due indagati le accuse sono di ricettazione e gestione illecita di rifiuti. L’inchiesta è nata da una segnalazione, poi confermata da documenti e testimonianze che hanno ricostruito il sistema di commercio parallelo messo in piedi per piazzare i prodotti fallati.