Endometriosi, contro la malattia subdola l’alta formazione per 20 giovani medici

Il professor Fiorenzo De Cicco Nardone

Appuntamento a Roma il 24 novembre per 20 giovani medici, provenienti da tutt’Italia, per studiare l’endometriosi, una malattia subdola, cronica e spesso invalidante, che colpisce 3 milioni di donne in Italia e 150 nel mondo. Per avere una diagnosi servono dai 7 ai 12 anni e in questo lasso di tempo chi ne soffre si sente smarrita, con l’autostima sottozero e i rapporti sociali, la vita di coppia e il lavoro messi a dura prova. Anche Annalisa Frassineti a 20 anni si è trovata sola a lottare contro tutti per avere una diagnosi, non creduta da nessuno, ha versato molte lacrime, è stata sottoposta a visite e interventi traumatici e ha dovuto tirar fuori tanta grinta per non perdere la fiducia in se stessa. Oggi Annalisa è Presidente di A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di donne affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno e conforto, che tanti passi ha fatto in 12 anni per sensibilizzare, informare e aiutare ad affrontare una malattia dolorosa, che può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali e colon irritabile.

Per una malattia per la quale non esistono percorsi di prevenzione né cure definitive, è fondamentale ricevere una diagnosi rapida e accurata, rivolgendosi a ginecologi specializzati. Per questo l’A.P.E. Onlus ha deciso di sostenere un progetto destinato a formare giovani ginecologi ed è la prima associazione di pazienti a farlo.

L’obiettivo è quello di aumentare il personale sanitario capace di occuparsi consapevolmente e adeguatamente dell’endometriosi, formare professionisti in grado di fornire una diagnosi precisa e accurata – sostiene la presidente – e battere sul tempo i possibili danni che la malattia può causare, garantendo una buona qualità di vita alle donne”.

Grazie al supporto di professionisti di fama internazionale, come il Professor Fiorenzo De Cicco Nardone, il Dott. Carlo De Cicco Nardone e il Dott. Piero Carfagna, che hanno collaborato al progetto, 20 medici/ecografisti selezionati in tutta Italia, dalla Sicilia al Friuli Venezia Giulia, parteciperanno all’interno del Policlinico Gemelli a un corso suddiviso in più giornate. La finalità del progetto è quella di fornire ai medici le basi per una conoscenza approfondita dell’ecografia nella diagnosi dell’endometriosi, ma non solo. Grazie a queste giornate di formazione gli iscritti avranno l’opportunità di incontrare professionisti a livello mondiale, come il Prof. Jörg Keckstein e il Prof Philippe R. Koninckx; capire come lavora un’equipe multidisciplinare e potranno portare la propria esperienza all’interno dei rispettivi ospedali. Inoltre saranno a stretto contatto con le donne dell’A.P.E. Onlus, che trasmetteranno loro, il sogno di un futuro fatto di ricerca, di diagnosi precoce, di donne e non solo di numeri.

Penso che se a 20 anni avessi saputo che la mia sofferenza si sarebbe tramutata in questo sogno, mi sarei sentita meno disperata. Sognavo un futuro migliore e oggi posso dire che lo stiamo costruendo. C’è ancora tanta strada da fare è vero, ma noi non ci lasciamo abbattere”. Incontri di sostegno, conferenze pubbliche, cene sociali, formazione nelle scuole, convegni, tavoli informativi sono tra le iniziative organizzate in tutta Italia dalle volontarie dell’Associazione. www.apeonlus.it