All’ospedale Santa Maria Goretti di Latina è stato effettuato un espianto multiorgano sulla donna di 67 anni, deceduta in seguito a uno shock anafilattico provocato dalla puntura di un calabrone che le ha causato un arresto cardiaco irreversibile.
L’intervento, possibile grazie al consenso dei familiari della vittima, ha permesso di donare il cuore, trapiantato d’urgenza a Bari, il fegato al San Camillo di Roma e i reni, invece, sono stati inviati al Policlinico Tor Vergata. Un gesto di straordinaria generosità che ha trasformato un dramma improvviso in speranza di vita per altri pazienti. Dalle 8 alle 16 una vasta équipe multidisciplinare ha lavorato senza sosta, garantendo al tempo stesso la regolare prosecuzione delle attività chirurgiche programmate.

“Desidero esprimere la mia riconoscenza al personale del Goretti per la sensibilità e la grande professionalità dimostrate in questa complessa operazione – ha dichiarato la Direttrice Generale della ASL di Latina, Sabrina Cenciarelli –. Un ringraziamento particolare va ai familiari della donatrice: la loro scelta ha reso possibile un gesto che incarna al meglio il valore della cultura della donazione. Ci auguriamo che questa vicenda contribuisca ad accrescere la consapevolezza sull’importanza del dono degli organi, che significa vita per chi attende un trapianto”.









