FAI, “Luoghi del Cuore”: tre eccellenze pontine in classifica

Nel 2020, con ben 2.353.932 voti, gli italiani hanno dimostrato durante l’iniziativa promossa dalla FAI “I Luoghi del Cuore” il loro amore per il patrimonio culturale e ambientale: tra i 39.500 luoghi segnalati in 6.504 Comuni d’Italiaspiccano tre eccellenze pontine.

Al 37° posto, con  8.012 voti, il Monastero delle Clarisse e Chiesa di Santa Chiara, di Sezze.
Al 46° posto, con 6.913 voti, la Chiesa dell’Istituto Gregorio Antonelli di Terracina.

Al 189°, posto con 2.354 voti, lo storico Quartiere Nicolosi di Latina.

Il Monastero delle Clarisse e la Chiesa di Santa Chiara di Sezze fanno parte di un grande complesso esteso per migliaia di metri quadrati, costruito, nel 1556 su un preesistente cenobio trecentesco e successivamente più volte rimaneggiato e ampliato.

A promuovere il complesso è stato il comitato “Valore Paese Sezze”, il quale dal 2018 si pone come obiettivo principale la tutela e la promozione delle bellezze artistiche dei Monti Lepini.

La chiesa dell’Istituto Gregorio Antonelli di Terracina, edificata nel Settecento, fa parte dal 1887 dell’orfanotrofio, oggi Casa Famiglia, fondato dal conte Agostino Antonelli in memoria del padre Gregorio. Da allora fu affidato alla Congregazione delle Suore della Carità al fine di “provvedere gratuitamente al ricovero, mantenimento, educazione morale e fisica e alla istruzione delle fanciulle orfane terracinesi delle più umili condizioni”. L’edificio di culto, legato alla devozione popolare per un’immagine settecentesca del Salvatore in veste di Gesù Bambino, venne ampliato e decorato nel 1913.

Lo storico quartiere Nicolosi nasce nel 1934 per ospitare gli operai giunti a Littoria per terminare l’opera di bonifica dell’Agro Pontino.

Il quartiere suddiviso in 8 lotti rappresenta peculiarità che lo rendono unico nel suo genere. Tutte le palazzine che lo compongono sono costruite su 3 livelli, eccetto una che ha 5 livelli, definita negli anni “il grattacelo”.

Gli edifici del quartiere simboleggiano a pieno l’arte razionalista e rappresentano un modello di architettura e tipologia residenziale operaia estremamente originale.

Nonostante la grande attività portata avanti dal “Comitato Nicolosi” fondato da storici cittadini del sito, il quartiere versa ancora in parte nel degrado, dovuto non solo alle necessarie opere di restauro ma legato soprattutto alla presenza di personaggi legati alla criminalità all’interno del complesso.