Farmaci scaduti e senza sicurezza in ambulanza, due denunce del Nas

Sono 18 le ambulanze in provincia di Latina, sulle 1300 in Italia, controllate dai carabinieri del Nas nel settore della sicurezza sanitaria durante l’attuale periodo di emergenza pandemica sui veicoli impiegati nel trasporto e soccorso sanitario. Verificati gli standard di sicurezza ed igiene delle autoambulanze. Controlli effettuati nel pieno dei servizi di emergenza e urgenza sanitaria e nel trasferimento degli infermi.

Dalle risultanze dei controlli sono state denunciate due persone. La prima per possesso di farmaci scaduti, il secondo per mancato aggiornamento del DVR, il Documento di Valutazione dei Rischi sul luogo di lavoro, documento che racchiude rischi e misure di prevenzione per la salute e la sicurezza.

Accertate inoltre 3 violazioni amministrative per carenze strutturali dei locali destinati al personale sanitario, nonché presenza di parti arrugginite e incrostate sui mezzi di soccorso.

In Italia

In tutta Italia sono state sequestrate 9 ambulanza per un valore di 500 mila euro, mentre sono ben 160 quelle risultate irregolari.

Sequestrate 154 confezioni di farmaci, tra antidolorifici e anestetici, e 38 bombole di ossigeno medicinale tutti scaduti di validità. Stesso discorso per 464 tra ago-cannule, maschere per anestesia e per ossigeno, sondini e deflussori.

Scoperto persino personale infermieristico e di ausilio, impiegati a bordo di ambulanze di emergenza-urgenza, privi di abilitazione e di corsi basici di primo intervento, in altri casi invece ancora non sottoposto alla vaccinazione anti-COVID.

Ugl salute

Oltre il 10% di ambulanze utilizzate per i servizi di emergenza-urgenza sanitaria e per il trasporto degli infermi, su un totale di 1297, è risultato al di sotto degli standard di sicurezza e igiene richiesti. “Per l’ennesima volta un controllo dei Nas in ambito sanitario porta alla luce gravi carenze” sottolinea il Segretario Nazionale della Ugl Salute Gianluca Giuliano. “Sono state erogate sanzioni amministrative e penali – prosegue il sindacalista – in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. A rischio così è non solo l’incolumità dei pazienti che vengono trasportati ma anche quella degli operatori sanitari impiegati su queste vetture. I Nas hanno riscontrato la mancanza delle idonee procedure di pulizia e sanificazione dei mezzi sanitari, la presenza di parti arrugginite e incrostate. In casi addirittura più gravi alcuni mezzi sono risultati privi di autorizzazioni e requisiti per svolgere adeguatamente il trasporto di malati”. Chi lavora sulle ambulanze ha l’assoluto diritto a svolgere la propria opera nel massimo rispetto dei criteri di sicurezza. “È un principio – conclude Giuliano – non solo giuridico ma anche di dignità. Così come chiediamo che su questi mezzi essenziali nella catena della medicina d’emergenza operino professionisti formati a cui siano riconosciute le adeguate garanzie retributive e contrattuali, degne del delicato ruolo che svolgono”.