Fermata la banda dei furti nei negozi, a tradire i 5 stranieri una felpa

Sono stati traditi da una felpa, sempre la stessa, che uno dei ladri indossava durante i furti negli esercizi commerciali di Latina e provincia. In 5, tutti di nazionalità romena, avrebbero messo a segno almeno 10 colpi. Questo il numero dei furti contestati, ma potrebbero essere di più.

Questa mattina gli agenti della squadra Mobile della questura di Latina, guidati dal dirigente Giuseppe Pontecorvo, hanno eseguito i fermi delle persone ritenute responsabili dei colpi a catena, in concessionarie di automobili, tabaccherie e supermercati. “Un modo violento di operare – ha spiegato questa mattina, durante la conferenza stampa, il questore Rosaria Amato – che ci hanno spinto a lavorare per fermarli. Ritengo siano reati odiosi perché vanno a colpire piccoli imprenditori facendo danni importanti”.

Le indagini sono partite dal furto al Conad di via Ezio, a Latina, messo a segno l’11 aprile scorso, quando i malviventi non hanno esitato a speronare l’auto della polizia per fuggire. Il colpo non è stato contestato al gruppo fermato questa mattina, ma gli accertamenti, anche attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali hanno portato a scoprire che avrebbero partecipato al furto da Auto Italia, durante il quale hanno sventrato l’ingresso con un’auto ariete rubata a Latina e portato via tre veicoli.

Le verifiche lampo sono state possibili anche grazie all’appoggio della Procura e al lavoro del sostituto procuratore Taglione, che ha ritenuto opportuno il fermo a causa del pericolo di fuga. Gli stranieri avevano infatti deciso di partire proprio nella giornata di oggi per la Romania e di non tornare più in Italia.

Colpiti anche bar tra Priverno e Pontinia. Il 12 giugno scorso in due ore, gli stranieri avrebbero messo a segno ben tre colpi: al supermarket De Gregori a Sonnino Scalo, poi Pontinia in località La Cotarda e a Priverno al bar Fanti.

Le immagini della videosorveglianza e le testimonianze hanno permesso di arrivare al risultato di oggi. In manette sono finiti Tiberiu Andrei Nedelcu, 32 anni, residente a Sezze
Mihaita Stoica, 33 anni, residente a Latina, Sandu Vasile Caraiman, 39 anni, Constantin Cristi Stanciu e Claudiu Ostacioaie, 20 anni, residente a Latina.