Fertility day, il centro Lilith: “Colpevolizza le donne”

Il centro donna Lilith di Latina interviene sui contenuti della campagna di sensibilizzazione promossa dalla ministra della salute Lorenzin con il “Fertility day”, che sta alimentando non poche polemiche costringendo il governo a ritirare alcuni manifesti considerati inopportuni.

“A distanza di anni – dichiara, il Centro Donna Lilith –  dopo decenni di battaglie, ci troviamo ancora una volta costrette a difendere il nostro diritto, il diritto delle donne all’autodeterminazione. Facciamo nostre le parole di Lea Melandri: L’obbligo riproduttivo per le donne ha una storia secolare. È stato il loro destino. Di volta in volta qualcuno al potere si fa carico di ricordarglielo con le buone o le cattive maniere”.

“Viola la sfera intima e personale”

“È, per noi, particolarmente difficile e doloroso accettare un simile diktat – prosegue la Lilith – perché imposto da una ministra, da una donna. La campagna di sensibilizzazione del ministro Lorenzin costringe le donne a sentirsi colpevolizzate, violate in una sfera così intima e personale, noi del Centro Donna Lilith sentiamo il dovere morale ancor prima che politico di parlare, di mettere in guardia, da una pericolosa deriva le giovani generazioni: uomini e donne. Ancora una volta ricorriamo alle parole, per noi un manifesto, scritte da Lea Melandri all’indomani dell’annuncio del Fertility Day. “Di quante colpe devono farsi perdonare le donne? Colpevoli se abortiscono (e non alimentano la loro stirpe), colpevoli se non sfruttano al massimo la loro Fertilità (vedi oggi il Piano del Ministero della Salute) per arginare il meticciato che avanza. O colpevoli, semplicemente, per quelle potenti attrattive o risorse – erotiche e materne – del loro corpo, che l’uomo ha desiderato, temuto e perciò sottomesso a suo vantaggio? La riflessione della Melandri dal durissimo titolo: Molto peggio del Family Day è stata pubblicata nello spazio di Fb dell’associazione nazionale di Maschile Plurale che tutte dovremmo leggere e rileggere. Accanto al Centro Donna Lilith, in questa battaglia, con il suo lavoro, Stefania Spanò ovvero AnarKikka e il suo invito. “Ministro Lorenzin, pensi a un piano nazionale per la fertilità delle idee! Quelle che dovrete partorire per rimuovere gli ostacoli al pieno sviluppo delle donne”.