Fiore: “Alunni di via Tasso senza libri di testo da settimane. Comune intervenga con urgenza”

Daniela Fiore

“La gestione della vicenda dell’Istituto di via Torquato Tasso è inaccettabile e sta creando un danno enorme a studenti e famiglie”. Con queste parole la consigliera comunale di Latina, Daniela Fiore, è intervenuta sulla proroga della chiusura del plesso scolastico, inviando una lettera alla sindaca Matilde Celentano per chiedere un intervento immediato.

Fiore ha denunciato una situazione che definisce “paradossale”: le classi delle scuole medie trasferite all’Istituto Einaudi hanno dovuto affrontare, il giorno della ripresa delle lezioni, l’assenza di sedie adeguate, tanto che ai genitori è stato chiesto di portarle da casa. “Un fatto – sottolinea la consigliera – che denota una grave carenza di programmazione e di dialogo tra scuola e Comune”.

Non va meglio per i bambini della primaria, che hanno ancora i libri di testo e il materiale scolastico bloccati all’interno del plesso chiuso di via Tasso. “Sono settimane che gli alunni lavorano senza libri – spiega Fiore –. In commissione ho chiesto all’assessore competente di consentire il recupero del materiale coinvolgendo il personale ATA, ma la proposta è stata respinta con motivazioni incomprensibili”.

Alla mancanza dei libri si aggiungono altri disagi: niente lavagne, mancanza di gessi e impossibilità di svolgere attività motoria a causa della palestra non disponibile.

Da qui l’appello diretto alla sindaca Celentano: “Si intervenga tempestivamente per recuperare i libri di testo con il supporto del personale ATA e per dotare gli istituti ospitanti di strumenti didattici adeguati come sedie, lavagne e gessi. È inoltre necessario – conclude Fiore – attivare un piano di prevenzione amianto e sicurezza in tutti gli edifici scolastici comunali e programmare i lavori di manutenzione straordinaria già a partire da giugno, così da non compromettere la didattica del prossimo anno. È tempo che il Comune si assuma le proprie responsabilità, garantendo agli alunni condizioni di studio dignitose e sicure”.