Formazione gratuita per i dipendenti delle imprese. Fondi interprofessionali e Formazione 4.0

di Ivan Simeone

Direttore CLAAI Assimprese Lazio Sud

direzione@claai-assimprese.it

Ivan Simeone

La Formazione in azienda è oggi diventata una priorità. Per essere competitivi bisogna formarsi e rimanere sempre aggiornati sui processi aziendali e sulle nuove tecnologie. 

La CLAAI Assimprese di Latina, con il proprio staff, sta avviando una azione di informazione e di consulenza sui benefici della Formazione 4.0 (   formazione con un bonus “credito d’imposta” nell’ambito dell’ammodernamento della propria azienda, con una particolare attenzione al mondo della digitalizzazione) e sulla formazione finanziata gratuita, grazie all’intervento dei fondi interprofessionali. 

Dal prossimo settembre si avvieranno incontri informativi presso lo Sportello CLAAI Assimprese di Latina e si offriranno concrete opportunità ai nostri imprenditori, titolari di piccole imprese come titolari di attività e aziende artigiane.

In particolare si è avviato un processo di supporto alle imprese con l’azione di partenariato con Fonditalia, il fondo paritetico interprofessionale per la formazione continua. 

L’impresa può formare i propri dipendenti a costo zero, grazie all’intervento del fondo. Senza dover sborsare un euro! 

Molto spesso l’imprenditore non è a conoscenza di queste opportunità ma sono essenziali e rientrano nell’ambito della bilateralità, strumento ormai divenuto essenziale per chi fa impresa. 

Le imprese con dipendenti versano tutti i mesi all’INPS la quota dello 1,61% della retribuzione come “contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria” (Legge 845/1978). L’art. 118 della Legge 388 del 2000 consente, tuttavia, alle imprese di destinare lo 0,30% del contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria alla formazione dei propri dipendenti, mediante l’adesione a un Fondo Paritetico Interprofessionale. L’ adesione a Fonditalia non comporta nessun aggravio di costi per l’impresa, poiché le imprese che non aderiscono ad alcun Fondo continuano comunque a versare il contributo all’INPS, senza averne, però, alcun beneficio particolare.

Si predispone il progetto formativo insieme all’imprenditore, verificandone l’esigenza e creando appositi corsi di aggiornamento finalizzati.

I dati nazionali Fonditalia del primo semestre, dimostrano concretamente la validità dell’offerta.

I numeri di Fonditalia relativi ai primi sei mesi dell’anno rilevano che le aziende tornano a credere nella formazione professionale dei propri dipendenti. I dati del IV sportello dell’avviso Femi FondItalia 2022.01 evidenziano come vi sono oltre 1.700 aziende aderenti, più di 16 mila lavoratori coinvolti e una dotazione complessiva che è passata dai 6 milioni di euro previsti ai 12 milioni messi in cantiere e che, in questa prima parte dell’anno, ha visto un impegno di spesa che ha superato i 10 milioni di euro. 

Da un’analisi si evidenzia come i primi fruitori della formazione finanziata, targata Fonditalia, sono le microimprese (54%), con un numero di dipendenti inferiore ai 10 lavoratori, seguite dalle piccole imprese (34%) da 10 a 49 dipendenti, mentre le medie imprese (8,7%) si attestano al terzo posto; fanalino di coda le grandi imprese (3%). Osservando i destinatari, si nota che il 19% dei dipendenti che hanno preso parte a un corso di formazione provengono dalle microimprese; il 40% dalle piccole imprese; il 26% dalle medie imprese e il restante 15% dalle grandi imprese.

Informazioni e approfondimenti si possono avere contattando: progetti@claai-assimprese.it