Confermato il sequestro del castello di Gianola. I giudici del Riesame hanno ritenuto valide le motivazioni alla base del provvedimento di sequestro confermando l’impianto dell’indagine nata dall’esposto del sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, insospettito dalla portata dei lavori in corso presso l’immobile posto all’interno del Parco Regionale di Gianola, sito di importanza comunitaria sottoposto a protezione speciale, inserito nel Piano di Bacino e contraddistinto al suo interno da importanti presenze archeologiche. Un’area che, non a caso, il vigente piano regolatore comunale individua come zona di massima tutela.
Nel corso del blitz dello scorso dicembre Carabinieri e Forestale avevano constatato lo stato di alterazione dei luoghi che coinvolgeva l’intera collina, fin sopra la scogliera, con modifiche alla macchia mediterranea, movimenti di terra ed interventi edilizi realizzati – questa la base dell’esposto presentato dal primo cittadino – senza alcun permesso a costruire da parte del Comune, né i necessari provvedimenti autorizzativi imposti dalla normativa presso i vari Enti competenti.
“La decisione del Riesame – commenta il Sindaco Sandro Bartolomeo – pone un primo importante punto su questa allarmante vicenda. L’integrale modifica dello stato dei luoghi e l’aumento delle cubature in un luogo così delicato sotto il profilo paesaggistico, naturale, storico e archeologico sono fatti che destano non poco sconcerto. Ringrazio i Carabinieri e gli agenti operanti del Corpo Forestale per l’impegno e la professionalità dimostrati. La speranza è che la vicenda possa concludersi con un recupero integrale del sito”.