Formia, estorsione e usura al tasso di interesse del 400%: 2 arresti

Ieri mattina, 16 aprile, due persone sono state arrestate a Formia per estorsione e usura. Tanto avevano vessato la loro vittima che l’uomo, in un momento di disperazione, si era allontanato da casa e aveva fatto preoccupare non poco i suoi familiari.

Proprio dalla sua scomparsa e poi fortunatamente dal suo ritrovamento sono iniziate le indagini, nonostante la vittima per paura non ha aiutato affatto nell’identificazione dei suoi aguzzini.

In seguito agli accertamenti il personale della polizia di Formia ha dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal giudice del tribunale di Cassino a carico di due persone residenti nel comune del sud pontino. A loro carico le ipotesi di reato di estorsione e usura commessi, separatamente, ognuno senza conoscere l’azione criminale dell’altro, nei confronti di una persona in difficoltà economica, su somme rilevanti di denaro date in prestito.

L’attenzione da parte della polizia è partita da una richiesta di aiuto pervenuta al 113 da parte dei familiari della vittima che avevano segnalato l’allontanamento da casa del congiunto per presunti problemi economici. Le operazioni di ricerca e soccorso immediatamente attivate riuscivano a rintracciare l’uomo, attraverso il sistema di geo-localizzazione del telefono cellulare, in una zona montuosa al confine della provincia di Frosinone, tra i Comuni di Campodimele e Pico dove, preso dallo sconforto, era andato con la sua auto.

E’ stato così possibile scoprire che da 2 anni il malcapitato era vittima di usura. Durante l’attività di intercettazione, sono emerse chiaramente gravi minacce nei confronti della vittima per costringerla a pagare i debiti.

Durante le perquisizioni domiciliari sono stati trovati gli effetti cambiari e gli assegni dati a garanzia dei prestiti e sono state sequestrate somme in contanti nonché l’autovettura e la motocicletta di uno degli arrestati a garanzia della restituzione degli interessi non dovuti, pagati dalla vittima.

Entrambi gli arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Cassino, a disposizione dell’autorità giudiziaria.