È stato chiuso il sito Phica.eu, che diffondeva foto rubate e contenuti sessisti. Alla Polizia postale stanno arrivando segnalazioni da tutta Italia: donne che hanno scoperto immagini private caricate senza consenso su piattaforme come Mia moglie e Phica.eu. Tra le vittime ci sono anche politiche, attrici e influencer, mentre gli investigatori cercano di risalire a chi gestiva i siti e agli autori dei commenti offensivi.
Tra i casi più recenti figura quello di Valeria Campagna, 27 anni, capogruppo del Pd al Consiglio comunale di Latina, che ha denunciato pubblicamente il furto e la diffusione non autorizzata di sue foto sul forum Phica, noto per ospitare contenuti a sfondo sessuale. La vicenda richiama ancora una volta l’attenzione sul fenomeno della violenza digitale, che colpisce in particolare donne esposte pubblicamente.
I gestori di Phica, sotto la pressione delle polemiche, hanno annunciato la chiusura e la rimozione di tutti i contenuti. In una nota scrivono: «Se sono stati violati i tuoi diritti, scrivici e procederemo a rimuoverlo. Phica – si legge – è nata come piattaforma di discussione e di condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro. Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario».
Le donne del Partito Democratico hanno annunciato una denuncia collettiva, chiedendo che i responsabili vengano identificati e perseguiti.
«Le vicende emerse in queste ore, con il gruppo Facebook “Mia Moglie” e il forum “Phica.eu” al centro di denunce per diffusione di immagini femminili non consensuali accompagnate da commenti illeciti e degradanti, rappresentano una forma intollerabile di violenza sessista. Alle donne coinvolte va tutto il mio sostegno. Esprimo inoltre sollievo e apprezzamento per la chiusura di Phica.eu. Mi auguro che questa decisione rappresenti un segnale forte: il cammino verso una cultura del rispetto e della responsabilità è ancora lungo, ma azioni concrete come questa sono passi fondamentali. Ora è essenziale che le indagini della Polizia postale individuino i responsabili, e che si dia seguito alle denunce con misure efficaci per evitare il ripetersi di simili abusi. Il corpo e la reputazione delle donne meritano protezione e rispetto», ha dichiarato Francesco Rocca, Presidente della Regione Lazio.









