Gara per il trasporto pubblico locale di Latina, Atral: serie di illegittimità nel bando

E’ della scorsa settimana la notizia relativa ad un nuovo stop per la gara del servizio di trasporto pubblico locale di Latina: la commissione ha “congelato” la formulazione della proposta di aggiudicazione per via della sospensiva concessa dal presidente del Tar alla Schiaffini Travel, società partecipante, che ha impugnato il verbale di esclusione per inadeguatezza dell’offerta. E’ di oggi la replica, a quanto da noi pubblicato il 16 febbraio 2018 sull’argomento (leggi qui), di Maurizio Schiaffini, amministratore delegato dell’Atral, attuale gestore del servizio di Tpl, che come è noto non ha partecipato alla gara, impugnandola al Tar con un ricorso giudicato inammissibile. Alla gara ha preso parte, invece, la Schiaffini Travel, che detiene il 30% dell’Atral, la cui posizione è attualmente sub iudice.

Schiaffini, in qualità di amministratore dell’Atral, oggi ha voluto precisare che “Atral non ha partecipato alla procedura di gara, presentando invece ricorso al Tar, in quanto il bando presenta una serie di violazioni della normativa vigente come rilevato anche dall’Art (Autorità di Regolazione Trasporti) che con nota del 7 luglio 2017 indirizzata al Comune di Latina ha censurato una serie di illegittimità del bando, configurando potenziali ripercussioni sull’effettiva contendibilità della gara, fattispecie questa che si è verificata nella realtà dei fatti: i) alla procedura di gara si sono presentati solo 4 operatori economici, 3 dei quali esclusi prima delle valutazioni; ii) ora il Comune ha una procedura di gara con un solo partecipante ritenuto idoneo”. “Inoltre il bando – afferma sempre Schiaffini – così come è strutturato penalizza Atral rispetto a tutti gli altri concorrenti ed è per tale motivazione che Atral ha presentato ricorso per ottenere la riformulazione del bando (con un unico partecipante che gara è?)”.

“Nell’articolo in questione viene riportato inoltre che il servizio di pubblico trasporto ‘viaggia sulla 15° proroga’. Sul punto – replica Schiaffini – va chiarito che il Comune di Latina non rappresenta un caso a sé ma come tutti gli altri Comuni della Regione Lazio – e di gran parte del territorio nazionale – anche in considerazione delle indicazioni pervenute in questi ultimi anni dall’Ente Regionale, ha prorogato i rispettivi Contratti di Servizio in conformità alla normativa vigente che prevede un periodo transitorio sino al 3 dicembre 2019 (REG. CE 1370). Per quanto attiene al numero di proroghe le stesse sono dovute esclusivamente al fatto che l’Amministrazione Comunale di Latina ha proceduto con provvedimenti di durata semestrale o trimestrale. Se al contrario l’Ente Comunale avesse adottato provvedimenti di proroga di diversa durata, così come consentito dalla normativa vigente, è di tutta evidenza che le proroghe sarebbero state pochissime o addirittura una soltanto”.

“Veniamo ora ai ‘mezzi improponibili’. Il parco bus – dichiara Schiaffini – utilizzato nello svolgimento del Pubblico Servizio è composto per 2/3 da veicoli classificati Euro 3 e Euro 4 e solo per 1/3 da veicoli con una vetustà superiore a 15 anni. Ovviamente veicoli classificati Euro 6 sono ancora migliori, ma investimenti sul materiale rotabile sono possibili solo ed esclusivamente con affidamenti di congrua durata. Ad ogni buon conto va precisato che Atral ha sempre tenuto e tiene costantemente sotto controllo tutti i mezzi impiegati nel Pubblico Servizio avendo cura di effettuare verifiche costanti sullo stato di funzionamento degli stessi sì da assicurare il loro corretto utilizzo nel Servizio svolto. Nello specifico, quanto al parco automezzi, tutti i veicoli sono sottoposti a manutenzione programmata e ai periodici controlli da parte degli Enti preposti oltre che a controlli giornalieri effettuati da personale Atral prima che i mezzi escano dal deposito per iniziare il Servizio. Se la
manutenzione ordinaria e straordinaria sui mezzi fosse carente o addirittura non venisse effettuata, gli stessi non supererebbero le verifiche da parte degli uffici preposti della Motorizzazione Civile, cosa questa mai accaduta”.