Giallolatino, il countdown presenta Enrico Calamai. I cold case di Latina e il Nero mediterraneo

Il countdown è già cominciato. Se vai sui social la macchina della comunicazione si è già mossa. L’XI edizione del festival Giallolatino è arrivata. Dal 22 al 24 settembre Latina si trasformerà per un weekend capitale del giallo italiano, anzi europeo e mediterraneo, data la natura dell’evento, in questa edizione dedicato al mare e al noir.

Non solo grandi nomi della narrativa italiana (Bruno Morchio, Romano De Marco, Diego Lama, Stefania Nardini, Gabriella Genisi, Lorenzo Mazzoni tanto per citare qualche nome) ma anche tre eventi su cui si accenderanno i riflettori, che coniugano il festival con due elementi imprescindibili, voluti da sempre dal suo ideatore, Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore di Latina: la convivialità e la territorialità.

Per capire meglio un festival è bene leggerlo tra le pieghe del suo programma, prendendo tre appuntamenti particolari.

Venerdì 22 sarà ospite del festival in una conviviale Enrico Calamai, un eroe dei nostri tempi, diplomatico all’ambasciata italiana in Argentina durante il periodo della dittatura militare: l’uomo salvò centinaia di italo argentini, facendoli sfuggire dall’orrore della junta militare e da una morte certa all’interno dei centri di detenzione clandestini sparsi lungo tutto il paese latinoamericano. Quei momenti, fortemente emotivi e impattanti, sono stati ricordati dallo stesso diplomatico in un best seller che è ‘Niente asilo politico’, un evergreen che dice molto non solo dell’Argentina ma anche dell’Italia e di tutto l’Occidente. Oggi Calamai si batte con la sua associazione per dare un’identità a quelli che lui indica come nuovi desaparecidos, vale a dire le centinaia di migranti che si muovono dai propri disperati paesi cercando una nuova vita ma muoiono nel mare, nel nostro Mediterraneo. Chi sono? Che identità avevano? Chi li reclama? Un velo di profonda pietà anima da sempre chi si occupa degli altri, soprattutto se sono ‘desaparecidos’.

Ancora: sabato 23 dalle 9 del mattino verrà presentato un libro che forse è già storia. Infatti verrà presentato ‘Delitti e misteri. I casi di Latina’: 11 casi non risolti o ancora oscuri accaduti in provincia pontina.  Il fatto, la cronaca, il contesto sociale in cui è maturato il crimine, le cause, i risvolti e le conseguen­ze, le indagini, i punti oscuri, gli interrogativi irrisolti, la fase processuale, la sentenza, l’eco sociale e la reazione dell’opinione pubblica: questi sono i punti fondamenta­li che tratteggeranno il libro che ha visto un’intera squadra di cronisti farne parte. Ecco i giornalisti con i relativi casi Flavia Masi (omicidio Ca­tani a Sabaudia), Felice Cipriani (don Cesare Boschin e il suo strano omicidio), Giorgio Bastonini (l’intricato suicidio dell’avvocato Paolo Censi), Emilio Andreoli (il delitto Calzati di piazza Roma a Latina avvenuto negli anni 70), Antonio Bertizzolo (la drammatica vicenda delle sevizie e dell’omicidio del Circeo), Graziella Di Mambro (lo strano caso di suicidio del capitano della Finanza Fedele Conti a Fondi), Giancarlo De Angelis (il drammatico delitto del giovane Luigi De Rosa dopo un comizio missino), Stefania De Caro (il morboso delit­to della marchesa Casati Stampa), Gianfranco Compagno (iol misterioso delitto dell’avvocato Mario Maio a Aprilia), Ivan Eotvos (l’inquietante duplice delitto di Cori), Gian Luca Cam­pagna (delitto dell’avvocato Vincenzo Mosa a Sabaudia). L’evento è valido per i crediti formativi dell’Ordine dei giornalisti e degli avvocati.

Tra gli altri appuntamenti che si possono anticipare ecco la presentazione del progetto editoriale (formato da una splendida antologia) ‘Nero mediterraneo’: un’antologia dove protagonista è il Mare Nostrum con la firma di 19 scrittori nazionali che si sono cimentati toccando le coste dell’Europa bagnata. Ma Nero mediterraneo è anche un progetto culturale, che parte dal seme della cultura, partito proprio dall’estremo sud dell’Europa, vale a dire dall’isola di Lampedusa, lo scorso 9 agosto: un progetto editoriale (e sociale) che si prefigge con la parola e il racconto al confronto e all’unione tra popoli, in quel lembo di terra che ha visto nascere la civiltà. Fa un po’ strano porre Latina in questa edizione come capita­le europea della cultura del noir mediterraneo, ponendo l’accento su una voce mai valorizzata come il suo mare, lo fa in modo costruttivo abbracciando tutte le altre città e le altre culture del Mare No­strum. Ma l’essere visionario è proprio di questo festival, nato nel 2007 che vede sin dal suo esordio la narrativa applicata al territorio.