Gioco d’azzardo, raffica di controlli e sanzioni a Fondi. I primi risultati del Comitato Pd no-slot

La battaglia no-slot intrapresa dagli amministratori pontini del Partito democratico ha sortito in primi effetti a Fondi. A seguito di una richiesta di dati inerenti la presenza di macchinette slot e VLT nel comune di Fondi da parte della consigliera locale dem Maria Civita Paparello si scatenata una raffica di controlli in tutte le sale gioco e slot del territorio da parte degli agenti della Polizia Locale che, congiuntamente ai carabinieri, hanno potuto accertare la presenza di minori e numerose irregolarità documentali da parte dei gestori.

“Al di là dei colori e delle appartenenze politiche, si ha la responsabilità di intervenire per regolamentare e limitare il gioco d’azzardo sia pure  legalizzato, che ha creato una vera e propria patologia da dipendenza”, dichiara la Paparello a seguito della totale disponibilità dell’amministrazione di Fondi ad andare nella direzione della lotta al gioco d’azzardo patologico. “A Fondi  – continua la Paparello – sono circa settanta tra bar, tabaccherie, agenzie di scommesse  gli esercizi dove è possibile giocare d’azzardo e non è ancora stato approvato un regolamento, ma la sollecitudine con cui si è iniziato un percorso condiviso di monitoraggio e controllo lascia ben sperare che in breve si giunga ad approvare all’unanimità un documento che disciplini il settore”

Il Comitato degli Amministratori Dem no-slot è nato solo un mese fa ma sta lavorando sodo con i suoi oltre 60 amministratori per colmare il vuoto normativo e dettare norme chiare a livello di orari e distanze. “Svilupperemo il nostro lavoro a vari livelli – ha dichiarato la presidente del comitato amministratori PD no-slot, consigliera dem di Latina Nicoletta Zuliani -: a livello di legislazione nazionale, Anci, Asl, Regione, attraverso la prevenzione nelle scuole, nelle famiglie… perché gli interventi amministrativi possano essere realmente efficaci”. Il consigliere Zuliani aggiunge: “Latina, Sermoneta, Fondi, Minturno, Maenza, Roccagorga… ci stiamo mobilitando in tutti i comuni dove siamo presenti e presto presenteremo alla presidente della Provincia Eleonora Della Penna proposte concrete per contrastare il fenomeno anche coinvolgendo l’Amministrazione Provinciale: è una lotta che deve coinvolgere tutti i livelli politico-amministrativi perché è a rischio la coesione sociale di un intero territorio e sappiamo bene chi ne trae vantaggio”.

Ed è proprio la malavita che trae una fetta di guadagno cospicua dall’investimento nel settore dei giochi leciti – sottolinea il Partito democratico -, sia obbligando i gestori a installare macchinette di loro proprietà che alimentando il giro di usura che gravita inevitabilmente intorno ai locali in cui si esercitano dette attività: secondo le ultime relazioni della DIA i casalesi detengono circa l’80% del settore.