Il Comune di Formia aderisce al ‘2023 Anno del Turismo di Ritorno, alla scoperta delle Origini’

Il Comune di Formia aderisce al Comitato Nazionale e Internazionale, promotore dell’iniziativa “2023 Anno del Turismo di Ritorno, alla scoperta delle Origini”.

Il protocollo relativo al programma “Ritorno in Italia 2023-2028” è stato sottoscritto tra l’ente pubblico e la Rete Destinazione Sud, network multiregionale d’imprese nato nel 2014, impegnato nella creazione di un progetto strategico condiviso di animazione e promozione dello sviluppo sociale, economico, culturale e turistico delle regioni italiane, incentrato sulla definizione di un “Modello di Destinazione”.

Un’iniziativa che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianluca Taddeo, ha subito sposato con grande partecipazione, anche in relazione al programma quinquennale piuttosto ricco e articolato.

Il sindaco Gianluca Taddeo:

“La promozione del turismo passa attraverso la valorizzazione della nostra città, delle risorse, delle aziende e dei servizi offerti, per rendere fruibili e riconoscibili i territori che hanno necessità di una organizzazione chiara e definita. Lavorare in rete e in condivisione per dare vita a una ‘Destinazione’ rappresenta la nostra mission prioritaria che ha il compito di creare un piano di riconnessione con i discendenti di italiani residenti all’estero e gli organismi che li rappresentano, anche mediante la nascita di un forum e di gruppi locali dedicati”.

La sottoscrizione del protocollo d’intesa mira da parte del Comune a realizzare almeno un evento l’anno, con lo scopo di rilanciare l’immagine anche al di fuori e di attrarre connazionali da tutto il mondo, favorendo le attività riguardanti il turismo delle radici e del turismo di ritorno in Italia, agevolando la ricerca dei dati archivistici disponibili con una stretta connessione di archivi di stato civile (Ufficio Anagrafe) e archivi parrocchiali.

L’assessore al Turismo Giovanni Valerio:

“E’ una idea originale che ha l’obiettivo di rilanciare l’immagine dell’Italia attraverso l’interscambio culturale con l’intenzione di attrarre turismo e investimenti, favorendo l’export, gli incontri commerciali, facendo nascere collaborazioni stabili e durature con i nostri connazionali, che sono oltre 70 milioni di 2^, 3^ e 4^ generazione che vivono all’estero”.

“Quindi il turismo di ritorno sarà una leva preziosa che ci consentirà, attraverso la promozione delle tradizioni regionali, delle eccellenze, dei borghi e dei territori da dove è partita l’emigrazione, di intercettare i nostri connazionali che sono interessati alla ricerca delle proprie origini, a conoscere l’Italia e in particolare Formia”.