“Il Paese riparte con le costruzioni, sì all’autostrada”. Sit-in a Borgo Piave

“Noi non ci fermiamo – Rilanciare il settore delle costruzioni per rilanciare il Paese”. Questo lo slogan dell’iniziativa nazionale che si terrà in 100 città italiane il 15 novembre prossimo.

Filca Cisl, la Fillea Cgil e la Feneal Uil, sindacati delle costruzioni, delle province di Latina e Frosinone, aderiscono con tre iniziative regionali a Rieti (svincolo Miciliano) a Roma (piazza Santi Apostoli) e Latina (rotonda Borgo Piave).

“Nella nostra città – affermano i referenti di Latina delle tre sigle sindacali – verrà organizzato un presidio con volantinaggio presso la rotatoria di Borgo Piave, che per noi rappresenta un simbolo in quanto sarà il punto di partenza del cantiere Autostrada Roma-Latina e Cisterna-Valmontone, per ribadire la necessità di questa opera, un caso emblematico di quella che oggi è la situazione dell’Italia. Questa opera, indispensabile per il funzionamento logistico delle numerose aziende presenti nella nostra provincia, è stata sempre al centro della nostra azione sindacale. Tanto è vero che le associazioni sindacali attraverso una serie di mobilitazioni culminate il 22 febbraio 2018 con gli “Stati generali dell’edilizia di Latina”, hanno raccolto presso la popolazione il consenso unanime per La Roma-Latina e mobilitato la società civile, con partecipazione numerosa alle successive iniziative organizzate, quali lo Sciopero Generale Nazionale delle Costruzioni tenutosi a Roma in data 15 marzo 2019”.

“Le province di Latina e Frosinone – affermano i segretari Salvatore Pastore, Paolo Masciarelli (Feal Uil Latina e Frosinone),Flavio Fareta, Attilio Vallocchia (Filca Cisl ) e Francesco Chiucchiolo Fillea Cgil) – negli ultimi dieci anni hanno visto dimezzare il numero generale degli addetti nel settore edile, con una perdita di lavoro stabile e regolare che ha investito la sola provincia di Latina con circa 6000 lavoratori in meno, per Frosinone all’incirca 8000 lavoratori in meno. La cantierizzazione di questa opera porterebbe alla creazione di circa 3000 posti di lavoro dato che le costruzioni sono un moltiplicatore per l’economia in generale: ogni miliardo speso in edilizia genera 16000 posti di lavoro, 11000 in edilizia e 5000 nell’indotto ed una ricaduta economica in termini dei Pil di 2,3 miliardi nei settori direttamente collegati”.

“Non ci fermeremo alla sola autostrada, perché per noi tutti gli investimenti servono, dalla viabilità del sud Pontino da Latina a Formia, alla Statale 156 “Monti Lepini” che è in totale degrado, alla “Formia-Cassino” ormai impraticabile e tra le strade con il più alto tasso di incidenti, il completamento della Frosinone-Avezzano. Riteniamo prioritarie ed urgenti la messa in sicurezza del territorio, l’edilizia scolastica ed ospedaliera (dato che il 70% dei siti pubblici non sono a norma antisismica), l’edilizia popolare e residenziale, tutto ciò che oggi qui nelle nostre provincie manca”, concludono le tre organizzazioni sindacali.