Il Riesame respinge la richiesta di dissequestro per La Lucciola al mare

Il Tribunale del Riesame ha respinto il ricorso per il dissequestro de La Lucciola sul lungomare di Latina. I giudici non hanno accolto la richiesta presentata dagli avvocati della difesa e dunque restano i sigilli sulle porte d’ingresso del locale chiuso lo scorso 12 luglio.

Il sequestro preventivo era stato disposto dal Gip di Latina a seguito di un’indagine dei carabinieri nei confronti di Ivan Rapone, 46enne pontino accusato di intestazione fittizia di beni dopo aver intestato l’intero capitale societario a dei prestanome. L’uomo, come descritto anche nell’ordinanza di sequestro, aveva legami stretti con il clan Travali-Di Silvio, rapporti confermati anche dalle intercettazioni telefoniche e dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.

Rapone sarebbe infatti venuto a conoscenza proprio dal clan di un possibile coinvolgimento in un’indagine che avrebbe portato ad un blitz. E’ per questo, con i timori di essere coinvolto in qualche procedimento penale, che ha deciso di liberarsi delle quote della società aprendone un’altra ed intestandola a dei prestanomi.