Un altro appello, uno dei tanti, dopo l’ennesimo incidente sul lavoro avvenuto in provincia di Latina. Ieri infatti a Cisterna, nello stabilimento Slim Aluminium, un operaio di 37 anni è rimasto incastrato ad un rullo per il taglio dell’alluminio rimanendo gravemente ferito ad un braccio. Solamente il pronto intervento di un collega, che ha avuto la prontezza di fermare il macchinario, ha evitato il peggio. L’uomo ha riportato la frattura della scapola, 11 costole rotte, un polmone buca e la lesione della milza. Mentre le cause sono ancora dell’incidente sono ancora al vaglio degli inquirenti, non può che mancare l’ennesimo appello da parte delle organizzazioni sindacali FIM, FIOM e UILM.
“Le scriventi OO.SS – si legge nella nota congiunta diffusa – non ritengono più tollerabile l’utilizzo delle parole “incidente” e “fatalità” rispetto agli infortuni sul lavoro in quanto, a nostro avviso, ci sono chiare e precise responsabilità dovute sia alle politiche che imperano nel mercato del lavoro sia all’assoluta mancanza di misure e provvedimenti concreti nonostante gli annunci da parte del Governo, rispetto alla tutela della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro. Non è più sopportabile che il tema della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro sia affrontato dalle aziende come un costo da abbattere in nome della produzione, noi rivendichiamo invece investimenti a tutela della vita delle persone! Il grave infortunio avvenuto ieri in Slim Aluminium a Cisterna di Latina ne è l’ennesima riprova. Ci troviamo ancora una volta a parlare di grave infortunio sul lavoro, in una Regione che è già maglia nera per quanto riguarda Salute e Sicurezza. Non è più accettabile né tantomeno rinviabile la definizione di politiche di prevenzione da attuare. occorrono le risorse concrete da impiegare, le sinergie da creare, gli obiettivi da raggiungere e i sistemi di valutazione di percorso che azzeri quelli che sono i rischi per la Salute e Sicurezza in tutti i luoghi di lavoro. Produzione e salute e sicurezza non possono percorrere strade diverse. Non sulla pelle dei lavoratori”.









