La morte di Lal Mohan, lavoratore indiano travolto da un’auto pirata sulla provinciale Fondi-Sperlonga lo scorso 3 gennaio, accende i riflettori sulle carenze di sicurezza stradale. Per Fondi in Azione, strade strette, poco illuminate e mal manutenute, unite alla presenza di biciclette prive di segnalazioni luminose, rendono inevitabili tragedie come questa.
“La morte di Lal Mohan era purtroppo prevedibile. Chiunque percorra queste strade sa quanto siano insicure, soprattutto per chi si muove in bici. È necessario intervenire con urgenza, perché non possiamo accettare che situazioni di rischio così evidenti continuino a essere ignorate”, afferma il partito.
Fondi in Azione si rivolge al sindaco Beniamino Maschietto, invitandolo a sollecitare interventi presso gli enti sovracomunali: “Con la convergenza politica tra amministrazioni, ottenere risultati dovrebbe essere più semplice. Tuttavia, il Comune deve fare la sua parte, avviando azioni locali come la distribuzione di catarifrangenti e un piano per piste ciclabili, fondamentali per la sicurezza di tutti gli utenti della strada”.
Infine, il movimento condanna fermamente l’automobilista fuggito: “Lasciare una persona morente per strada è un atto vile e inaccettabile, che deve essere punito con severità. Ma come comunità dobbiamo fare di più per garantire condizioni che evitino simili tragedie”.
Fondi in Azione conclude chiedendo azioni rapide e concrete per rendere le strade di Fondi più sicure per tutti.









