Indiano ucciso a sprangate a Borgo Montello, altri nove arresti della Squadra Mobile

Venne ucciso nel corso di una rissa il 30 ottobre dello scorso anno, in un casolare lungo la strada Monfalcone a Borgo Montello. Per la morte dell’indiano Sumal Jaghsheer sono stati arrestati nove connazionali. Sono tutti gravemente indiziati, a vario titolo, di omicidio volontario, porto illegale di pistola, lesioni personali aggravate e rapina aggravata. Ordinanze di custodia cautelare emesse al Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Latina ed eseguite dalla Squadra Mobile di Latina.

E’ l’epilogo di una attività di indagine che ha avuto origine a seguito della violenta aggressione del 20 ottobre 2021, quando il gruppo degli arrestati fecero irruzione con pistole e mazze di ferro, all’interno dell’abitazione di un loro connazionale durante una festa. Durante l’aggressione venne ucciso il 29 enne Sumal Jaghheer e feriti alcuni suoi amici. Sul posto si portarono gli agenti dell’Ufficio Volanti e della Squadra Mobile di Latina.

Nell’immediatezza dell’accaduto, venne fermato il 38enne Singh Jasser. Le successive indagini coordinate Procura di Latina e condotte dalla Squadra Mobile, attraverso l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti ed attribuire la responsabilità dei fatti ad un gruppo di cittadini indiani, capeggiato da Singh Jasser,  che con violenza e minaccia ha compiuto la spedizione punitiva.

Un’azione, a quanto pare, per punire alcune delle persone presenti ai festeggiamenti, ritenuti colpevoli di essersi allontanate dal sodalizio, oltre che per incutere timore e paura nei confronti di esercenti commerciali, sempre appartenenti alla comunità indiana. Infatti tra i nove arrestati, ci sono anche i responsabili di una rapina del 2 ottobre 2021, ai danni di un commerciante indiano, cui era stata sottratta la somma contante di 3500 euro.

Fondamentali i riscontri assunti da personale della Polizia Scientifica che hanno confermato l’utilizzo, durante il raid, da parte del gruppo in questione, di un pistola calibro 9 corto dalla quale sono stati esplosi tre colpi d’arma da fuoco. Nella stessa circostanza sono state trovate tracce biologiche, riconducibili ad alcuni degli indagati, sulla spranghe brandite nel corso delle colluttazione avuta con la vittima e sequestrate durante il sopraluogo avvenuto la stessa notte dell’omicidio.