Intervista col creativo! le golose creazioni di Marina

Sono almeno un paio di giorni che mi siedo davanti al computer e resto lì , ferma , incapace di muovere le dita sulla tastiera: questo periodo di ferie appena trascorso , mi ha fatto più male che bene.

Avrei dovuto imparare da tempo che  le troppe aspettative vengono spesso disilluse : è il prezzo che paghiamo noi ottimisti  patologici.

Ad aggiungere la classica ciliegina sulla torta , è poi arrivata la notte del 24 agosto : la terribile notte del terremoto . Ero in vacanza proprio nella provincia di Rieti ed è inutile affermare che lo spavento è stato tanto  : ora pian piano si cerca di superarlo , ma resta un magone , un senso di vuoto e di disperazione per chi è stato meno fortunato . Per chi un nuovo giorno non lo vedrà mai più. E mi sento profondamente triste.

Per questo non riuscivo a riprendere contatto con la normalità.

Ma oggi mi sono fatta coraggio : ho preso l’intervista fatta a Marina e , leggendola , il sole è tornato , pallido ma rinfrancante , portato dalla freschezza e dalla simpatia della nostra amica.

Anche lei , come altre di voi , un dono della terra sarda . Un’esplosione di semplicità e gusto: perciò, se rientrati dalle ferie avevate pensato di mettervi a dieta, beh….cambiate programmi, con Marina questo non sarà certo possibile .mare

Eccovi l’intervista ad  una eccezionale creativa dei …fornelli!

 

 

 

 

 

Ci sono blog di cucina a non finire , e svariati programmi culinari in ogni  canale televisivo … perché  proprio la scelta di un blog di ricette ? 

platessa impanata
platessa impanata

 

Ciao Clelia, prima di tutto ci tengo a ringraziarti per aver pensato a me offrendomi questa bellissima opportunità. E’ un vero piacere per me partecipare.

L’idea del blog è nata quando, cercando l’ennesima ricetta su internet, mi sono soffermata a pensare su quanto la maggior parte di queste  non fossero alla mia portata. Alcune erano troppo complicate e accompagnate d spiegazioni lunghe e incomprensibili, altre esattamente l’opposto, cioè troppo sintetiche e povere di informazioni.

Per preparare una ricetta spesso dovevo avvalermi di due o tre siti, perché il primo mi dava le indicazioni dettagliate e con le dosi calcolate al milligrammo, ma con spiegazioni interminabili e senza lo straccio di una foto; per il secondo invece era tutto talmente facile che non sentiva il bisogno di spiegarmi nulla, ma in compenso straripava di foto passo passo; infine il terzo, scritto in maniera semplice e comprensibile, fungeva da traduttore del primo, coadiuvato dalle foto del secondo.  

Ho pensato di comunicare con il blog questo mio disagio .. o forse sarebbe meglio dire questo mio limite.     

Parlaci di come è nata questa tua passione?

Oddio passione è un parolone, diciamo che mi piace cucinare, ma le mie per la maggior parte, sono ricette semplici, alla portata di tutti o quasi, per cui la scelta è stata abbastanza semplice.
Dopo aver pubblicato i primi post ci ho preso gusto e ho iniziato a parlare anche della mia esperienza di mamma, infatti nel mio blog parlo anche del mio piccolo chef.

Mi piacerebbe parlare di tanto altro ancora e aprire nuove rubriche e infatti credo che lo farò, tempo permettendo .. insomma il fatto è che sono una gran chiaccherona.

spaghetti ai gamberi
spaghetti ai gamberi

Da quel che ho letto sul tuo blog , cuochi non necessariamente si nasce ,  ma si diventa: non pensi che occorra avere delle doti particolari per  cucinare bene?

Io penso che il miglior cuoco sia la fame, nel senso che se ami mangiare, peggio ancora se ami mangiare bene, e non puoi permetterti un cuoco personale o il ristorante tutti i giorni, per forza ti devi ingegnare, quindi no, non credo che ci vogliano doti straordinarie se non la buona volontà e una buona dose di pazienza, perché si sa, è sbagliando che si impara.

Poi è naturale dire che se si decide di trasformare questa passione in una professione si deve anche studiare, la sola pratica non basta più, serve anche la tecnica, ma la passione per la cucina è l’elemento fondamentale, se manca quella i libri, lo studio o gli svariati corsi servono a ben poco. 

risotto radicchio noci
risotto radicchio e noci


Quale è il segreto di una buona ricetta ?

Ecco questo vorrei saperlo anche io .. chiediamolo a qualcuno! 

No, scherzo, sicuramente la perseveranza, la provi e la riprovi, correggendo gli errori e cercando di migliorarla ogni volta, finché non riesce come dici tu, per questo accennavo alla pazienza e ce ne vuole tanta. 

Inoltre sono sicuramente fondamentali le materie prime, più sono fresche e di qualità, migliore sarà il risultato.


A me capita di aver paura di sperimentare, soprattutto se quello che devo  

preparare non è per me ma per degli ospiti : come si supera la paura  

del “piatto vuoto? “

Sinceramente quando ho ospiti evito di improvvisare, vado sul sicuro con ricette che conosco bene e ho già provato più volte, però sperimentare è d’obbligo in cucina e io lo faccio spesso utilizzando le cavie che ho a disposizione, cioè marito e figlio. 

Se un piatto non li convince non si fanno scrupoli e iniziano ad elencarmi tutti i difetti, sono fin troppo critici, mi demoralizzo e per un po’ rinuncio, ma poi torno alla carica e ci riprovo. 

Ho la testa dura .. da buona sarda. 

pollo al sugo
pollo al sugo


Quanta creatività occorre per saper cucinare bene ?

La creatività è indispensabile in cucina, non esisterebbero la metà dei piatti che mangiamo se qualcuno non avesse pensato di mischiare più ingredienti fra loro, e ogni giorno ne nascono di nuovi. 

Io personalmente mi baso su una cucina tradizionale, ma ammiro chi osa e si avventura in nuove preparazioni, sperimentando nuovi accostamenti e nuovi sapori. 


Per essere bravi cuochi è anche necessario essere dei buoni “mangiatori”?   

Assolutamente si, anzi secondo me è indispensabile, non conosco nessuno che sappia cucinare bene che non ami anche mangiare e più si cucina bene e più si vuole mangiare bene, si diventa molto selettivi ed esigenti anche su quello che cucinano gli altri, perché meglio si cucina più si ha un termine di paragone alto. 

Non credo che un buon cuoco si accontenterebbe di mangiare la prima cosa che gli viene servita


gli amanti della buona tavola sono sempre bravi in cucina ?

No, questo no. Secondo me c’è chi ama la buona tavola ma non sa accendere neanche un fornello: mio padre per esempio, è un buongustaio, ama mangiare bene e sa riconoscere la qualità di un piatto, ma non ha mai cucinato in vita sua. 

Casomai sono convinta che gli amanti della buona tavola abbiano sempre qualcuno che cucini per loro e pure bene.


Secondo te , se da bambini ci si abitua a mangiare bene e magari a  
pasticciare in cucina , aumentano le possibilità di diventare bravi cuochi da adulti?

Non saprei, ma di sicuro i bambini amano pasticciare in cucina, manipolare è una loro passione, sporcarsi di farina è un divertimento, amano toccare tutto  ciò che trovano e spesso assaggiano, se poi con il gioco imparano e si appassionano alla buona cucina ben venga. 

Se anche non dovessero diventare degli chef da adulti, saper cucinare sarà comunque un valore aggiunto, una qualità che tornerà loro sempre utile.profilo2

Quali sono gli ingredienti che per profumo , gusto , colore ti attraggono  di più…. ?

Adoro il profumo inebriante del basilico, solo a sentirlo mi viene fame, non so perché ma è così. 

Amo sopratutto il gusto inconfondibile del pesce (tutto) e i colori delle verdure, non c’è niente di più bello, quando si entra al supermercato, della vista di un bel banco di verdure brillanti che vanno dal verde intenso, al rosso acceso e al giallo, oppure la vista di un sontuoso banco del pesce fresco …


Devono essere soddisfatti anche il senso della vista e dell’olfatto per  
creare una ricetta di successo? Quanto è importante la presentazione di un  piatto ?

La presentazione è importante, ma mai quanto il gusto, mi è capitato di trovarmi di fronte a piatti decorati e guarniti come un quadro di Van Gogh e rimanere al contempo delusa dal sapore. 

A parer mio è un’arma a doppio taglio, perché più un piatto è bello da vedere, più aumentano le aspettative sul suo gusto e se questo non accade la delusione è doppia. 

Le bellissime presentazioni vanno bene per le riviste patinate dove guardi e non mangi, oppure per gli chef.. quelli veri.


Oggi si va tutti tanto di corsa , secondo te è possibile imparare a  
mangiare e a cucinare bene anche con i ritmi frenetici dei nostri tempi?

Questo è un tasto dolente per chi ama cucinare, innanzitutto perché le cose buone richiedono tempo .. la cucina richiede tempo, chi lo fa per se e per i suoi cari e non per lavoro, lo considera un gesto d’amore, un regalo e il piacere maggiore sta proprio nella preparazione. 

Quando si fa senza fretta e con i giusti tempi, cucinare è anche rilassante, preparare la cena sorseggiando un bicchiere di vino, ad esempio, è un piacere unico!

Purtroppo i ritmi frenetici che gli impegni quotidiani ci impongono, smorzano o addirittura annullano questo piacere e il tutto si riduce a un banalissimo ‘preparare da mangiare’. 


la tua primissima ricetta di successo.  

Me la ricordo bene, è stata lo spezzatino con le patate, la trovai su un libro di ricette di quella santa donna di suor Germana, all’epoca era la mia mentore. Una ricetta neanche tanto semplice, ma già al primo tentativo mi venne talmente bene che mi fecero tutti i complimenti .. per un po’ ho preparato spezzatino in tutte le versioni, con i piselli, con i funghi, persino con i broccoli .. era talmente buono che non riuscivo a smettere. 


I sogni nel cassetto di Marinanoi 2

Ho un figlio da crescere e i miei sogni per ora sono vincolati unicamente a lui. 

Il mio sogno attuale è quello di vederlo sereno, infondergli coraggio, sicurezza e i giusti valori, tutte cose molto complicate al giorno d’oggi. 

Il mio sogno per il futuro è di vedere in lui un uomo con delle aspirazioni che lo aiutino a migliorarsi sempre, con molte passioni e con dei sogni (tanti sogni), e questo è ancora più complicato. 

In fondo, in fondo al cassetto poi c’è un’altro sogno che però mal combacia con il primo e cioè cambiare radicalmente vita, espatriare, vivere con poco ma sereni, una vita più semplice e meno stressante. 

Qualche anno fa l’abbiamo anche sfiorato, avevamo pensato di partire per il  Portogallo, ma poi abbiamo scoperto che è un paese fantasma e ci vanno solo i pensionati.

Avevamo ripiegato poi  sulle Canarie, ma intanto il piccolo chef ha iniziato la scuola, dove si trova bene, ha un ottimo rapporto con i suoi compagni e con le maestre, adora frequentare la sua palestra, sta intrecciando nuove amicizie ogni giorno e ci siamo fermati a riflettere sul fatto che privarlo di tutto questo,  per un colpo di testa, sarebbe stato chiedergli un sacrificio enorme, per lui, che non si trasferirebbe neanche di quartiere, sarebbe veramente un duro colpo e, ricominciare , un’ardua salita.

 Proverebbe sicuramente molta nostalgia, malinconia ed un forte senso di perdita, tutte emozioni troppo grandi per i suoi pochi anni. 

Per questi motivi abbiamo deciso di richiudere il cassetto, però il sogno rimane lì e chissà forse .. un giorno. halloween

 

 

 

 

 

Il tuo piccolo chef , cosa pensa di questa tua passione ?

Lui la condivide, in tutti i sensi. Gli piace guardarmi mentre traffico in cucina,spesso lo coinvolgo e lui acconsente senza protestare, se poi può ficcare le mani dappertutto, magari sporcandosi fino ai gomiti è felicissimo.

Ma la verità è un’altra, sono più che altro io che amo coinvolgerlo nelle mie passioni: qualche post del blog è dedicato interamente a lui e ce ne saranno altri, perché dovete sapere, cari lettori e care lettrici, che lui è  tutta la mia vita e  non può in alcun modo rimanere escluso da qualsiasi cosa io faccia. 

Allora, cosa ne pensate ? Non è stato rigenerante conoscere Marina?

Intanto mi è venuta una gran voglia di cucinare e ora come faccio che invece sono a dieta ?

Suvvia, una semplice insalata di pasta non sarà poi un peccato tanto grave  e questa che ci propone Marina ha un’aspetto davvero appetitoso

Insalata di pasta

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per 4 persone

g 400 di pasta corta (io utilizzo le pennette)

g 500 di pomodorini ciliegino

2 mozzarelle

g 100 di prosciutto cotto

4 o 5 foglie di basilico

olio d’oliva 

sale

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  • Laviamo i pomodorini, tagliamoli in 4 parti e mettiamoli in un colapasta, cospargiamoli con una presa di sale fino e mescoliamo, di tanto in tanto, per fargli perdere l’acqua in eccesso. Nel frattempo tagliamo le mozzarelle a dadini e spezzettiamo il prosciutto, mettiamoli entrambi in un insalatiera e condiamoli con le foglie di basilico spezzettate e un bel giro d’olio e mescoliamo bene.

 

  • Cuociamo la pasta e, quando sarà quasi cotta, trasferiamo i pomodori nell’insalatiera, mescoliamo il tutto e scoliamo bene la pasta, dovrà risultare quasi asciutta. Versiamo anche la pasta nell’insalatiera, mescoliamo, assaggiamo e, se necessario, aggiungiamo un altro po’ di olio e di sale. Serviamola tiepida oppure fredda.

Buon appetito!

Non credo che sia molto altro da aggiungere : quando avrete scoperto tutte le deliziose preparazioni di Marina comprenderete quanto la cucina sia un’arte semplice ma ricca e sorprendente .

Grazie Marina , eri proprio l’ingrediente mancante alle mie tristi giornate di rientro .

E grazie a voi che siete il mio stimolo e la mia ricarica .

Vi abbraccio tutti e vi do appuntamento a prestissimo ricordandovi che l’intervista verrà pubblicata anche sul mio blog.

Clelia