Itri, mascherina obbligatoria sempre: “Ordinanza serva da monito”

L'avvocato Fargiorgio, sindaco di Itri

Ad Itri la mascherina si porterà tutto il giorno nei luoghi pubblici, anche all’esterno. Ieri pomeriggio il primo cittadino Antonio Fargiorgio ha emesso l’ordinanza, seguendo l’intesa raggiunta con altri sindaci della provincia.

Saranno esentati dall’obbligo soltanto i bambini di età inferiore ai 6 anni e tutte le persone che presentino una forma di incompatibilità certificata con l’uso continuativo della mascherina.

“Voglio da subito sgomberare il campo – ha detto Fargiorgio – da equivoci di sorta, così come prevenire facili commenti sulla necessità di fare cassa attraverso l’applicazione delle sanzioni amministrative.

Ho sempre sostenuto che la corretta osservanza delle norme dettate dal Governo in tema di contrasto alla diffusione del contagio da Covid19 ci impegnasse, tutti, sul piano etico ancor prima che su quello giuridico. Ho dovuto tuttavia constatare che vi è stato un certo rilassamento nel rispetto delle regole, quasi che ciascuno pensasse di non poter essere toccato dal contagio. Così facendo, ci siamo esposti personalmente al rischio della malattia e, soprattutto, abbiamo irresponsabilmente esposto chi ci è vicino, e comunque tutti gli altri, allo stesso rischio, indipendentemente dal fatto se poi vi sia stato o meno contagio.

L’ordinanza deve servire da monito e mi auguro che i cittadini itrani, con il senso di grande responsabilità civica messo in atto nel periodo più triste, quello del cosiddetto lockdown, rispettino questa disposizione, invitando all’utilizzo della mascherina chi, invece, si dimostrasse restìo ad indossarla.

La mia intenzione non è quella di fare cassa a seguito delle sanzioni amministrative, tutt’altro.

Mi auguro, invece – ha concluso il sindaco – che attraverso il rispetto dell’ordinanza si mantenga costantemente alta l’attenzione sulla problematica, con la quale, ci piaccia o meno, per un po’ di tempo dovremo necessariamente convivere. E possiamo farlo senza essere preda di allarmismi o diventando terreno fertile per chi diffonde (volutamente o meno) delle fake news, semplicemente rispettando e facendo rispettare le regole, con quel senso di responsabilità che gli Itrani hanno già precedentemente dimostrato”.