Latina, aggressione e fiamme in cella: allarme di USPP per il carcere

Casa circondariale di Latina

Aggressioni e criticità elevata. Arriva dal sindacato USPP l’ennesimo allarme che riguarda la situazione difficile del carcere di Latina. Queste le parole affidate ad una nota del segretario USPP Daniele Nicsastrini

“In queste ultime 24 ore presso la CC. Latina si sono consumati due eventi critici di cui uno vede ferito un agente penitenziario da parte di un detenuto psichiatrico e un altro detenuto sembrerebbe con problemi comportamentali ha dato fuoco all’interno della propria stanza di detenzione, provocando fumo irrespirabile”.

L’agente a quanto pare  dopo aver passato in osservazione ospedaliera è stato dimesso nella mattinata con una prognosi di 7 giorni, mentre l’altro detenuto che ha provocato l’incendio, sembrerebbe già recidivo a comportamenti di disturbo alla popolazione detenuta e all’ordine e sicurezza.

“Siamo in attesa da luglio  di un confronto sindacale per rivedere l’organizzazione del lavoro, nel frattempo abbiamo appreso che il Provveditore regionale avrebbe ordinato alla Direzione di attivare le procedure per ridefinire l’istituto con sezioni a trattamento intensificato in applicazione della circolare del luglio 2022 sul circuito media sicurezza per il rilancio del regime penitenziario e del trattamento”

Il carcere di Latina  – si legge nella nota – con 77 posti disponibili vedi ristretti circa 130 detenuti di cui un reparto AS per detenute, che rispetto alle previste 130 unità di Polizia Penitenziaria, si vede quasi dimezzato l’organico presente anche per i tanti assenti per traumi subiti in servizio dove le aggressioni e lo stress sono costanti tra lo stesso personale.