Latina, altro rinvio per la carta d’identità con l’indicazione di assenso alla donazione di organi. Calandrini sconcertato

Novemila persone al giorno attendono la donazione di organi; 190 Comuni del Lazio hanno attivato la procedura per il rilascio delle carte d’identità con l’indicazione dell’assenso o meno alla donazione di organi; in provincia di Latina 14 Comuni hanno attivato il servizio; da ieri anche gli uffici anagrafe di Pontinia e Gaeta sono stati abilitati a rilasciare le carte di identità  contenenti il consenso o il diniego del cittadino richiedente il documento a donare i propri organi; il Comune di Latina è ancora in alto mare.

Nicola Calandrini

L’argomento, molto delicato e particolarmente sentito, è stato oggetto questa mattina, nella seduta del question time del Comune di Latina, di una nuova interrogazione di Fratelli d’Italia. Il capogruppo Nicola Calandrini ha chiesto conto all’amministrazione comunale sul perché a distanza di un anno da precedente interrogazione, a firma dello stesso e dei consiglieri Andrea Marchiella e Matilde Celentano, a seguito della quale erano state date garanzie sull’imminente soluzione ad oggi non c’è ancora possibilità di esprimere il proprio consenso alla donazione degli organi nonostante l’anagrafe rilasci la carta di identità elettronica.

Lo scorso anno l’assessore al ramo, il vice sindaco Maria Paola Briganti, aveva detto che il servizio sarebbe partito non appena il personale sarebbe stato adeguatamente formato. Il consigliere Calandrini oggi ha ricordato che la giornata di formazione è stata svolta il 18 dicembre 2017 e che da allora sono trascorsi sette mesi e che la somma necessaria all’aggiornamento del sistema, pari a 3.500 euro, come da determina del 2 marzo 2017, è stata inserita in bilancio. “Basta un click – ha detto Calandrini -, dov’è il problema? Sono sconcertato. Vedo che da parte vostra (rivolgendosi al vice sindaco Briganti, ndr) c’è una grande tendenza alla solidarietà. Avete fatto una manifestazione in piazza con i migranti, ecco anche la donazione degli organi è solidarietà. Si tratta di una procedura semplice, basta un click.”

Il vice sindaco di Latina Paola Briganti

Il vice sindaco Briganti, nella sua risposta all’interrogazione, ha detto che era stata attivata una fase di sperimentazione per il rilascio della carta d’identità elettronica con il consenso alla donazione degli organi, ma che durante la stessa si era registrato un forte rallentamento dovuto ad interruzioni continue con il collegamento al portale ministeriale. Dunque, la decisione di rinviare il tutto a settembre 2018, in vista della riorganizzazione dell’Anagrafe, che prevede il trasferimento degli uffici centrali nella sede di via Ezio, con potenziamento della linea di collegamento dati con il Consiglio nazionale trapianti e con il potenziamento delle postazioni abilitate (al momento ce ne sono solo cinque – ha detto il vice sindaco -: 3 nella sede centrale, una all’anagrafe di Latina Scalo, una all’anagrafe di Borgo Sabotino). L’assessora Briganti, inoltre, ha detto che, attraverso il sito del Comune, sarà attivata un’informazione preventiva al cittadino in modo che quando richiederà la carta di identità avrà una maggiore consapevolezza della possibilità di esprimere il consenso alla donazione degli organi. “Puntiamo anche – ha aggiunto – che il cittadino abbia la possibilità di prenotare on line la richiesta di rilascio della carta d’identità con indicazione della sede in cui effettuare il ritiro in modo da alleggerire le procedure e di accorciare i tempi”.

Il consigliere Calandrini si è dichiarato totalmente insoddisfatto della risposta del vice sindaco: “Di questo passo, il servizio non sarà disponibile neanche a settembre. La legge non prevede informazione preventiva. L’operatore deve chiedere al richiedente se dà il consenso, lo nega o non risponde. L’unica cosa da fare è attivare il collegamento con il Sistema informativo trapianti, come hanno fatto tutti gli altri comuni d’Italia, del Lazio e della provincia di Latina. Aspetterò fino al 30 settembre prossimo, dopodiché se il servizio non sarà ancora disponibile il primo ottobre 2018 chiederò la convocazione di un Consiglio comunale sull’argomento”.