Latina, “Amore e informazione”. Domenica la premiere della Web serie

Domenica 7 febbraio alle ore 19.00 andrà in onda sul canale YouTube del CLAP – Corsi e laboratori arti performative, la premiere della prima puntata della serie web “Amore e informazione”, realizzata in collaborazione con il Comune di Latina da Latitudine Teatro e dal Teatro Fellini di Pontinia. Lo spettacolo, ideato dall’Associazione Latitudine Teatro di Stefano Furlan, è il frutto della partecipazione al bando “L’Arte e Cultura al tempo del Covid 19” promosso dal Servizio Cultura del Comune di Latina, bando nel quale l’Associazione si è classificata al primo posto.

Al centro della Web serie c’è il rapporto tra amore e informazione, spesso in disequilibrio tra loro. Un gruppo di 66 allievi di diversa età e a diversi livelli di esperienza darà voce a un testo linguisticamente innovativo della drammaturga inglese Caryl Churchill. Di fronte all’informazione multiforme del testo, ora biologico-scientifica, ora didascalica, ora mnemonica, l’amore sembra confinato al ruolo di emarginato. Sembra quasi essere un residuo emotivo ma, nonostante ciò, esso rimane comunque un concetto costante, ignorato forse ma nettamente riconoscibile: infatti non esiste amore biologico, amore scientifico, amore mnemonico, ma solo l’Amore in netto contrasto con la multiforme, ammaliante Informazione.

“Amore e informazione” è un’opera senza trama né personaggi e consta di sette sezioni, prive di titolo, più un epilogo chiamato Random. All’interno di ogni sezione sono presenti 7 scene alle quali l’autrice assegna un titolo indicativo. L’arduo compito di chi dirige Amore e Informazione, sta nello scegliere, per ogni scena, quante persone parlano e chi dice cosa, così come l’età, il sesso, il rango sociale degli stessi individui: in poche parole non si può prescindere da una marcata soggettività di fondo nell’interpretazione dell’opera.

Si tratta di un testo dalla struttura molto particolare, che ha permesso agli allievi di lavorare in maniera attiva non solo al lavoro attoriale ma anche all’ideazione del contesto di ogni singolo episodio. La divisione in sezioni, inoltre, ha permesso di lavorare in piccoli gruppi, così da portare avanti il percorso anche con le restrizioni sanitarie in atto.