Latina, avviso di “sfratto” per sindaco e giunta. Dieci consiglieri pronti ad offrire alla città un’alternativa di sviluppo

I risultati elettorali di questi giorni sono un vero e proprio avviso di sfratto della città di Latina al sindaco Damiano Coletta e alla sua giunta. Ne sono convinte le forze politiche di centrodestra che siedono in Consiglio comunale, Forza Italia rappresentata da Alessandro Calvi, Giorgio Ialongo, Giovanna Miele, Fratelli d’Italia con i consiglieri Nicola Calandrini, Andrea Marchiella e Matilde Celentano e Lega con Matteo Adinolfi, ma anche il consigliere Raimondo Tiero eletto in Cuori Italiani e gli indipendenti Matteo Coluzzi e Massimiliano Carnevale.

A Latina città Zingaretti, nonostante l’endorsment spassionato di Coletta, ha raccolto una delle percentuali più basse di tutto il Lazio – sottolineano i consiglieri di opposizione -, con l'”aggravante” che i due candidati sponsorizzati dal primo cittadino e dalla sua giunta non sono andati oltre le 762 preferenze. “È questo dunque l’inesistente consenso che oramai raccolgono il sindaco e i suoi assessori tra i cittadini, segno inequivocabile di una distanza oramai incolmabile con la società civile di Latina”, si legge in una nota congiunta dei consiglieri.

“La sindrome da accerchiamento – recita il comunicato -, l’essersi rinchiusi dentro la cerchia ristretta della propria setta di seguaci, l’incapacità di saper ascoltare le forze sociali e i cittadini, l’impreparazione di molti consiglieri e assessori ha prodotto, e sta producendo, il disastro amministrativo che è sotto gli occhi di tutti noi. Le strade dissestate come non mai e piene di buche, le scuole chiuse anche quest’anno, i lavori eseguiti senza controllo, il litorale abbandonato a se stesso – senza chioschi, senza alcuna prospettiva di destagionalizzazione e con un’erosione che sta distruggendo inesorabilmente la spiaggia -, la raccolta differenziata in calo, l’aumento delle bollette per i contribuenti e le aziende, il dissesto della macchina amministrativa, le richieste milionarie di risarcimento per l’incapacità governare e di decidere, le sospensive e gli annullamenti del Tar per le gare d’appalto predisposte, l’erba alta e la sporcizia della città sono il segno inequivocabile di un fallimento che pagheremo tutti noi cittadini”.

“Latina merita un sindaco e un’amministazione migliore, un sindaco e una giunta che amino questa città e che lavorino h24 per risollevarla dal grigio declino cui la stanno condannando Coletta e gli eletti di Lbc. Noi tutti – concludono i dieci consiglieri di minoranza – ci impegniamo da subito per offrire ai cittadini un’alternativa di sviluppo e crescita opposta alla ‘decrescita infelice’ a cui ci vorrebbero far abituare gli alfieri di una sinistra estrema, già sconfitta dalla storia e dal popolo, ma oggi mascherata da lista civica”.