Latina, aziende in contenzioso con il Comune per ripulire il parco della legalità. “Sponsor inopportuno”

Damiano Coletta e Laura Boldrini

Che si chiami Parco Mussolini, Giardinetti, Parco Falcone-Borsellino poco importa. A Latina non manca chi dalla polemica relativa alla nuova intitolazione dell’area verde del centro storico ne resta fuori. In verità sono in tanti e per svariate ragioni. Colpisce tuttavia che a distanza di giorni dalla visita del Presidente della Camera Laura Boldrini, fischiata e applaudita, anche chi è rimasto a margine delle polemiche si trovi ora a parlare dei giardinetti per quella tirata a lucido effettuata in occasione dell’inaugurazione. Una ripulita “necessaria” per dare il benvenuto alla terza carica dello Stato. Ma non è questo il punto. Si solleva la questione dell’opportunità di accettare da parte dell’amministrazione comunale la collaborazione di chi in realtà partecipa a uno dei più importanti contenziosi contro l’ente municipale di Latina.

“Ho letto un comunicato stampa del 18 luglio scorso – afferma Antonio Bottoni -, con il quale, lodevolmente, il Comune di Latina ha, tra l’altro, resi noti i nomi delle ditte che hanno ‘collaborato ai lavori di restyling del Parco’. Si tratta di 5 ditte. Oltre alla Vivai Latina Fiorita, alla Furlan Costruzioni ed alla Loggia Industria Vernici, figurano la Damiani Marmi e la Damiani Costruzioni. Le ultime due risulterebbero tra quelle che compongono la Ipogeo, cioè la società che gestisce il cimitero comunale, nei confronti della quale il Comune dovrebbe prendere posizione di controversia per diversi motivi, alcuni dei quali evidenziati nel programma politico dell’attuale Amministrazione. Vorrei chiedere al sindaco se sia stata una scelta saggia, oltre che opportuna, ammettere quelle due ditte a ‘collaborare ai lavori di restyling’ e come eventualmente si colloca da oggi in poi il Comune per le preannunciate azioni contro la Ipogeo. Infatti, a pag. 4 del suo programma elettorale, nella sezione dedicata al cimitero, si legge che Latina Bene Comune, ‘procederà con la verifica degli impegni contrattuali stipulati, con eventuale revoca della gestione per le vistose inadempienze riscontrate direttamente dai cittadini. In caso di contenzioso in Tribunale con l’attuale gestore verranno citati per danni erariali gli amministratori del Comune che hanno provocato la situazione attuale’. Voglio sperare che non si rimangino gli impegni a tutela dei cittadini, a causa di una, a mio avviso, inopportuna ‘collaborazione””.

Antonio Bottoni e il direttore provinciale dell’associazione Contribuenti.it. che a maggio scorso, dopo il pronunciamento della Cassazione che ha sancito la nullità delle clausole della convenzione tra il Comune di Latina e la società Ipogeo che violano la libera concorrenza, ha diffidato il sindaco Damiano Coletta, l’assessore Gianfranco Buttarelli e il dirigente del servizio Lavori pubblici Annunziata Lanzillotta e il segretario generale Rosa Iovinella affinché la medesima convenzione fosse ricondotta nella piena legittimità e la gestione del cimitero nella piena legalità mentre – sottolineava – “è in corso l’accertamento della Guardia di Finanza su delega della Procura presso la Corte dei conti sulla base dei rilievi mossi dall’Anac sulla stessa convenzione”. Una diffida che al momento non avrebbe trovato alcun riscontro, almeno tenendo conto degli atti amministrativi pubblicati all’albo pretorio.

Bottoni sul cimitero ha acceso i riflettori dell’associazione di tutela dei contribuenti. Il 27 giugno scorso, quando è stato reso noto il report dell’assessore Buttarelli ad un anno di Lbc, non è sfuggito a Bottoni che il delegato del sindaco sul “project financing a perdere” si era limitato a dire che era in corso “la ricostruzione del quadro fattuale e giuridico normativa del rapporto in corso tra Comune e concessionario…  al fine di potere sottoporre all’Amministrazione un percorso di risoluzione della problematica, pregressa e perdurante, e quindi avviare una formale interlocuzione con il concessionario anche eventualmente previa rinegoziazione delle condizioni negoziali ove possibile e conveniente per l’ente”. Risoluzione che al momento non è avvenuta mentre l’amministrazione accetta favori dalle ditte collegate al gestore del cimitero che batte cassa con una richiesta di 14 milioni di euro. Un favore inopportuno, per Bottoni che per altro non è l’unico a pensarla alla stessa maniera.

“Al festival delle banalità (l’intitolazione del Parco alla presenza di Boldrini, ndr – scrive in un post su Facebook Sergio Sciaudone di Rifondazione comunista – scopri che i borghesi benpensanti sono i paladini della democrazia e della costituzione…. speriamo che inizino a leggerla. Scopri che aziende che hanno un contenzioso milionario con il Comune e che vedono i loro affari attenzionati da indagini della Finanza, affari su cui l’amministrazione non ha ancora messo mano, sono sponsor del festival delle banalità”.

Anche Sciaudone, al pari di Bottoni, ha posto il cimitero al centro della propria azione politica per il ripristino della legalità. A novembre scorso denunciò una presunta vicinanza di Buttarelli con il gestore del cimitero.

Rimanendo invece nel parco della legalità, sul quale sono stati apposti i nomi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, il consigliere comunale dem Massimiliano Carnevale, appena giovedì scorso, ha chiesto di inserire alla prossima convocazione della commissione Trasparenza l’esame dei rapporti intercorrenti tra i giostrai presenti nell’area verde e il Comune di Latina. Un punto all’ordine del giorno che proprio perché posto lascerebbe intendere che la questione sia avvolta da un alone di opacità proprio al centro del luogo scelto come simbolo della legalità ad ogni costo, nonostante le polemiche e le spaccature. Se così fosse allora vorrebbe dire che l’amministrazione Lbc, con la nuova intitolazione, avrebbe perso l’occasione di fare una vera pulizia, al di là del taglio dell’erba e delle panchine riverniciate, magari evitando di ricorrere a ditte da tenere a distanza per un’ovvia ragione di opportunità.