Latina, Biennale d’Arte Contemporanea 2016: tutti i premi istituzionali Solidarte

Artisti selezionati dalla giuria composta da: Delia Cavallin (critica d’arte); Vincenzo Scozzarella (critico e storico dell’arte); Fabio D’Achille (Presidente Commissione Cultura Comune di Latina), Luigi Ferdinando Giannini (“Presidente Campus Internazionale di Musica Latina”); Francesca Piovan (storica dell’arte) Alessandro Panigutti (giornalista – direttore “Latina Oggi”); Federica Calandro (docente di storia dell’arte e curatrice di eventi).

Primo PREMIO SERGIO BAN Giovani Artisti

a Antonluca Rotelli “diSegni Zen”, perché è riuscito a fondere l’uso sapiente di un’antica tecnica “artigianale”, vale a dire la ceramica, una lavorazione calda, passionale, istintiva e gestuale, con la concettualità nitida, pulita ed essenziale tipica delle discipline spirituali orientali. Fondendo dunque in un’unica produzione artistica tradizione e modernismo. Due mondi lontani solo all’apparenza.

a Daisy Triolo “I Fili della Memoria”, per aver trattato il tema della migrazione in maniera lirica, sottolineandone l’aspetto positivo, quello di generare solidarietà tra gli esseri umani che vivono e che hanno vissuto la stessa condizione. Per la pregevole abilità tecnica, lo stile definito e originale e la capacità di “cucire” in una narrazione continua i diversi elementi della composizione, dove piccoli moduli narrano all’infinito l’antica storia della vicenda umana. Alcuni fili di memoria rammendano gli strappi, altri ricamano l’amore. Tutti i fili di tanti colori, ci uniscono in un calore umano e universale fatto di piccoli gesti quotidiani.

Premio Sergio Ban over 35:

a Paola Acciarino:“lo stesso sangue”, per la capacità di fermare attimi di vita reale e di farne un grande collage umano, dove l’abilità tecnica si unisce a sensibilità ed empatia. I volti e gli sguardi di Paola, resi ancor più incisivi da un nostalgico bianco/nero, appaiono permeati da una sottile aurea di speranza e di felice mutazione dell’attuale drammatica criticità dell’immigrazione. Mani, occhi, corpi e sguardi profondi  penetrano l’osservatore e ci si sente confusi da tanta umanità cosi reale. Le mani sembrano raggiungerci quasi a toccarci. L’indifferenza non è più possibile.

Premio Sergio Ban DiversaMenteArtisti:

a Mostafa Rahimi Vishteh “Luce e Movimento”, per l’originalità dei mezzi utilizzati per raccontare il tema della multietnicità, dove i singoli elementi, separati tra di loro, trovano unione e fusione nel loro riflesso colorato proiettato sul piano. Un gioco di luci ed ombre si proietta sulla base. Vetri colorati e metallo finemente lavorati danno vita a nuovi contenuti simbolici. L’incontro con la diversità ci impreziosisce.

Premio Sergio Ban per la Solidarietà:

al gruppo “Le Donne di Via Aspromonte” della Casa Circondariale di Latina con l’opera “L’isola che c’è, tanti colori nessuna distinzione”, per aver elaborato il tema dell’integrazione presentando colorate bandiere che, come tanti occhi, si spalancano sul mondo. Quello stesso mondo che appartiene a tutti, anche a coloro la cui visione pare celata; perché l’arte è innanzitutto l’essenza della libertà, recando in sé la straordinaria capacità di portare “oltre” le mura, le sbarre e le colpe.

Premio Sergio Ban per la comunicazione:

a Michele Catalano “Passi in pasto”, perché l’oggetto “scarpa” è il veicolo del cammino, è il primo contatto con la superficie, è il primo elemento soggetto ad usura e rottura formale. Rappresentare scarpe rotte, rovinate, stracciate è obiettivamente un modo superlativo di raccontare la migrazione come triste realtà contemporanea. Le scarpe, bloccate nel terreno, diventano metafora della complessa situazione attuale del migrante, spesso incapace di compiere il suo viaggio fino alla destinazione scelta.

Targhe e premi da Associazioni e Altri

Targa Amici Sergio Ban:

a Paolo Spadot per l’opera Totem, tecnicamente impeccabile, per il riferimento stilistico al fascino della fumettistica noir. Per i contenuti purtroppo a noi così familiari. I volti e i corpi provati dalla sofferenza, i lunghi spostamenti, i salvataggi, i recuperi in mare, la solidarietà dunque, antico nobile sentimento!

Targa La Rana Rossa Gallery – Chiara Parenti, per l’opera “Benvenuti!”

Targa Rivista Altà Velocità – al gruppo Four Frame Studio per l’opera “Io speriamo che me la cavo”

Targa Associazione Arte&Vita – Ettore Balduzzi per l’opera “Io lavoro case rotte”

Targa Avis Latina – Adriano Cremona per l’opera “Giravolti”

1 targa Pieri – Giorgia Reitano per l’opera “Welcome to RomaYork”

Pergamena Solidarte – Pubblico

Pergamena Sergiacomi – Simonetta Massironi per l’opera “Empatia emozionale nella migrazione”

Pergamena Sergiacomi – Atelier Acanthus per l’opera “Il cammino”

Pergamena Sergiacomi – Casa dei Lillà per l’opera “Una società da coltivare insieme”

Pergamena Sergiacomi – Caterine Vernon per l’opera “Birds” (uccelli)

Pergamena Sergiacomi – Gaia De Cristofaro (ceramica) per l’opera “Oltre la pelle”

Pergamena Sergiacomi – Gino Di Prospero per l’opera “Popolo indiano nella nostra provincia – tra tradizioni e contesto sociale”

Pergamena Sergiacomi – Jacopo Colabattista per l’opera “Le eredità nascoste”

Pergamena Sergiacomi – Alessandra Castrucci per l’opera “Il cuore di Fatima”

Pergamena Bracchi Art – Rita Colaianni per l’opera “Il viaggio”

Pergamena Bracchi Art – Gruppo Zero Arte per l’opera “Multicultural Environnment”

Targa socio onorario Solidarte a Pietro Armenio

targa socio onorario Solidarte a Eros Ban

Riconoscimento FAI territoriale (Gilda Iadicicco) a Solidarte

Riconoscimento FAI territoriale (rita carollo) a Protezione Civile

Pergamena Modavi – scuola primaria G. Goldoni