Il primo match dell’anno nuovo per il Latina Calcio 1932 ha avuto tutt’altro che un esito positivo.
È arrivata una cocente sconfitta contro gli acerrimi rivali dell’Avellino, impostisi alla Befana sul terreno di gioco del Francioni per 5-0.
L’allarme che in questi giorni sta rimbalzando mediaticamente fra tifosi e appassionati non riguarda solamente il roboante risultato dei Lupi, quanto la mancanza di prestazione e motivazione nei ragazzi di mister Di Donato nelle ultime gare. Più precisamente il Latina Calcio non registra una vittoria casalinga dal lontano 25 Ottobre, quando Mastroianni regalò i 3 punti contro la Virtus Francavilla.
Testimone di questa situazione è la contestazione verificatasi nell’ultimo post partita dove il corteo dei calciatori nerazzurri, durante il rituale colloquio con la curva nord, ha ricevuto dai propri ultras l’intimazione di levarsi la maglia da gioco.
Un clima pesante quindi quello che aleggia all’interno del club di Piazzale Serratore, al momento in piena sessione di calciomercato ma ancora senza alcuna operazione ultimata ufficialmente.
A stemperare gli animi è intervenuto in conferenza stampa il direttore sportivo Matteo Patti, che alla stampa ha dichiarato:
“Sono stati tre giorni duri, giorni di riflessione, la sconfitta ahimè è eclatante ma insieme al tecnico, che non è in discussione, abbiamo analizzato cosa non è andato. C’è l’idea di intervenire sul mercato per risolvere questi problemi.
Non abbiamo minimamente intenzione di abbandonare la barca, anche perché non siamo ultimi.”
Il direttore sportivo ha inoltre glissato su obiettivi di mercato e profili valutati, confermando però come la società sia vigile all’occasione: “Siamo sicuramente su un portiere per sopperire all’assenza di un mese di Cardinali, (stiramento muscolare per lui) e di un centrocampista (per coprire i vari infortuni in quella zona di campo).
In merito alle copiose sviste arbitrali in sfavore dei nerazzurri il ds ha sottolineato l’importanza del Latina Calcio come piazza: “Siamo una realtà da attenzionare e tutelare, abbiamo provato a farci sentire esponendo il nostro malumore a chi di dovere”.
Mirino che si fa sempre più intenso quello che verte sull’ambiente nerazzurro, ma lo spirito è quello giusto, azzerare per ripartire verso l’obiettivo iniziale, al momento, tutt’altro che svanito: migliorare la classifica dello scorso anno.