Questa mattina, in occasione dell’82° anniversario della morte di Norma Cossetto, la città di Latina ha voluto rendere omaggio alla giovane istriana vittima delle violenze dei partigiani jugoslavi durante la Seconda guerra mondiale.
La cerimonia si è svolta presso il Giardino a lei intitolato in via Cimarosa, alla presenza del sindaco Matilde Celentano, del vicepresidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Pietro Simoneschi, dei consiglieri Valentina Colonna e Nicola Catani, delle associazioni combattentistiche e d’arma, del diacono della Chiesa di San Luca, di Natalina Stefi, nativa di Zara, e di numerosi cittadini.
Tra preghiere e momenti di raccoglimento, la comunità ha ricordato la figura di Norma, simbolo della tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, rinnovando l’impegno a custodire la memoria storica, fondamentale per non dimenticare il sacrificio delle vittime.
“Norma Cossetto – spiega il sindaco Celentano – fu vittima innocente della barbarie che sconvolse il confine orientale della nostra Patria, l’Istria, Fiume e la Dalmazia. La sua storia è un simbolo doloroso. Norma fu catturata, seviziata e barbaramente gettata in una foiba dai partigiani jugoslavi nella notte tra il 4 e il 5 ottobre del 1943. La sua unica colpa fu quella di essere italiana e di non aver voluto rinnegare il suo amore per la Nazione. Il suo sacrificio le valse, anni dopo, la Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria. Per questo oggi, come sempre, noi non vogliamo dimenticare e le abbiamo reso omaggio.
Con l’omaggio floreale – conclude la prima cittadina – davanti al cippo del giardino a lei dedicato, non stiamo solo onorando un martirio individuale. Stiamo riconoscendo il dolore collettivo di migliaia di esuli, strappati alle loro case, alla loro terra e alla loro identità. Molti di loro trovarono rifugio e una nuova vita qui, anche nella nostra città, e il loro contributo alla ricostruzione e allo sviluppo del nostro territorio è un patrimonio inestimabile”.









