Latina, Coluzzi polemico: al via l’Urban Center ma pianificazione inesistente

Matteo Coluzzi

Riceviamo lo sfogo del consigliere comunale di Latina Matteo Coluzzi sull’”inerzia” dell’amministrazione comunale in materia di pianificazione. Secondo l’esponente di opposizione Latina Bene Comune, dopo aver banalizzato la sua idea di portare anche a Latina lo strumento dell’Urban Center, non ha saputo cogliere neanche l’occasione della legge regionale sulla rigenerazione urbana smentendo anche l’assessore al ramo che, dopo una sua interrogazione, aveva promesso di portare la relativa delibera in Consiglio entro marzo 2019.

Coluzzi colpisce di dritto anche sul piano politico affrontando il caso della vicinanza “a vuoto” di Lbc con Zingaretti. Per il consigliere infatti non basta parlare di turismo, di associazionismo, di servizi alla cittadinanza, di progettazione partecipata quando non si conclude niente: “Prima di tutto, basta chiacchiere”. Di seguito l’intervento integrale di Matteo Coluzzi.

AL VIA L’URBAN CENTER MA PIANIFICAZIONE INESISTENTE

Partecipazione, ascolto, condivisione. Termini spesso utilizzati nell’ultimo periodo ma anche in particolar modo durante la campagna elettorale di Lbc che tuttavia non hanno trovato nessuna concretizzazione.

Il 5 Maggio 2017, ormai quasi due anni fa, il sottoscritto presentava una mozione (poi approvata in Consiglio Comunale all’unanimità) che impegnava il Sindaco e la Giunta a predisporre lo strumento “Urban Center Latina” come spazio fisico di confronto e dibattito con la cittadinanza in merito agli indirizzi di sviluppo e salvaguardia del nostro territorio. Esempi virtuosi di tali strumenti sono certamente l’Urban Center di Bologna, di Torino e tante altre realtà lungimiranti che hanno deciso di applicare con indirizzo politico ben preciso numerose buone pratiche.

Domani 17 Aprile 2019 ci sarà l’incontro conclusivo per la composizione di quella che sarà tale associazione culturale (metodo scelto dalla maggioranza che va a banalizzare quello che invece doveva essere un vero e proprio strumento non politico ma istituzionale), ma nonostante questo probabilmente si è perso il valore della reale finalità dell’Urban Center stesso.

Da molto tempo quindi, insieme ai ragazzi di “Generazione per Latina” che ormai da due anni il sottoscritto rappresenta in Consiglio Comunale, affermiamo che Latina necessita di un Laboratorio per la Partecipazione nelle scelte che coinvolgono il futuro di tutti noi e tale azione programmatica è imprescindibile per rilanciare la nostra Città in un’ottica dinamica ed al passo con i tempi, ma senza un indirizzo chiaro da parte degli organi preposti di quale partecipazione possiamo parlare?

Nonostante i numerosi appelli l’Urbanistica e la pianificazione del nostro territorio rimane bloccata, un’inerzia amministrativa e politica senza precedenti. E proprio sul lato politico è doverosa una riflessione: Latina Bene Comune in più occasioni (partendo dall’appuntamento elettorale del 4 marzo 2018 fino ad arrivare alla chiara presa di posizione con “Piazza Grande”) ha espresso la propria “vicinanza” alla figura di Nicola Zingaretti ed alla Giunta Regionale. Peccato che da un punto di vista amministrativo non ci sia stata alcuna continuità tematica, non ultima quella sulla ormai nota e trista vicenda della L.R. n.7 sulla rigenerazione urbana sulla quale è calato il silenzio da parte della maggioranza nonostante le promesse dell’assessore al ramo di portare la delibera in Consiglio Comunale per la metà di marzo.

Il filo diretto che collega LBC con la giunta Regionale e con la figura di Zingaretti è valido soltanto nel periodo di campagna elettorale?

Non basta parlare di Turismo, senza creare un riferimento tangibile per chiunque voglia visitare la nostra Città.

Non basta parlare di Associazionismo, dal momento che il Forum dei Giovani e gli Osservatori legati al Terzo Settore non vengono dotati di spazi autonomi che consentano di condividere la propria azione sul territorio.

Non basta parlare di servizi alla cittadinanza, considerato che per essere ascoltati è necessario attendere tempistiche fuori ogni logica di normalità.

Non basta parlare di progettazione partecipata, se poi ogni indirizzo Urbanistico ed idea di sviluppo e di recupero della Città risultano del tutto “congelate” in attesa di novità che riguardano però il passato e mai il futuro.

Prima di tutto, basta chiacchiere. Lbc e la maggioranza tutta iniziasse a concretizzare quanto detto, iniziasse a rispondere alle necessità di una Città che comincia ad essere stanca di un “nuovo libro” che ad oggi presenta solo pagine vuote.

 

                                    Matteo Coluzzi