Latina, Costanti e gli ogm: un’altra ombra sulla giunta di Coletta

Sembra un percorso ad ostacoli quello appena tracciato dal nuovo sindaco di Latina Damiano Coletta con la distribuzione degli incarichi di giunta. A guidare il primo cittadino nella scelta dei componenti del suo esecutivo è stata anche la competenza dei singoli nei diversi ambiti. Un esempio per tutti: l’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Cisterna, l’ingegnere Gianfranco Buttarelli, nominato assessore all’urbanistica. Ma non è il solo a vantare una sovrapposizione tra due piani che a scanso di equivoci in termini di conflitti d’interesse o di semplici inopportunità politiche dovrebbero restare separati.

Felice Costanti
Felice Costanti

E così nella scheda ufficializzata da Latina Bene Comune si legge che Felice Costanti, neo assessore all’Agricoltura, con studi in Scienze Agrarie presso l’Università di Padova e la Federico II di Napoli, ha lavorato a lungo nell’azienda agricola di famiglia, dedita alla produzione di uva da vino e olive per olio, e dal 1991 è farm manager presso il centro di ricerche di una compagnia americana. Quale?

La risposta arriva da “LinkdIn”: Felice Costanti farm manager presso Monsanto Agricoltura Italia Spa. “Monsanto” è la multinazionale ai vertici della black list delle principali associazioni ambientaliste di eco planetaria in quanto produttrice di Ogm (Organismi geneticamente modificati), additata come la fabbrica dei veleni. Certo si tratta di un’etichetta controversa, come controversa è la questione degli Ogm. La Monsanto infatti se da un lato è come fumo negli occhi per Greenpeace dall’altro è regina per moltissimi riconoscimenti nel campo della sostenibilità, dell’innovazione, dell’eguaglianza dei diritti all’interno dell’azienda, della competenza culturale, della responsabilità sociale d’impresa eccetera.

La storia si fa curiosa quando si scopre che la Monsanto Agricoltura Italia Spa è proprietaria di diversi immobili nell’Agro Pontino e a Latina di un’azienda che sconfina nelle campagne di Borgo Santa Maria, in strada Canneto di Rodi. Una proprietà blindatissima. Ne sanno qualcosa i grillini che, qualche anno fa, dovettero rinunciare al blitz.

“La promozione dell’agricoltura, oltre a fare da volano all’economia, dando supporto e ‘vetrina’ alle tante aziende agricole del circondario, s’inquadrerebbe in modo semplice e coerente con interventi di programmazione naturalistica e paesaggistica. Interventi che Lbc (Latina Bene Comune) ritiene necessari per la tutela dell’ambiente pre-urbano e per la riqualificazione del territorio”. Così nel programma di governo del sindaco Damiano Coletta. Vista la sensibilità dei consumatori e degli agricoltori alla questione Ogm e ai suoi riflessi sull’ambiente ci si chiede quale possa essere a riguardo la posizione del neo assessore al ramo Costanti. E ci si chiede se in nome della trasparenza, motore di Latina Bene Comune, non sarebbe stato più opportuno “svelare” il posto di lavoro del farm manager. Si dirà che è la stessa attenzione riservata agli altri assessori impiegati presso privati. Mentre per coloro che lavorano nel pubblico si è precisata la provenienza, citando ente, scuola e quanto altro.

“Per un movimento salutato (e votato) con grande maggioranza e crescente entusiasmo che tra le parole di ordine ha ‘diritti’, ‘trasparenza’, ‘competenza’ può destare qualche perplessità che un dirigente di un’azienda importante e caratterizzante, come la Monsanto, diventi assessore”, ha commentato Giorgio Libralato, dell’associazione Ecologia e Territorio, la cui strada si è spesso intrecciata con la politica ambientalista di Roberto Lessio, nominato da Coletta assessore all’Ambiente. “Diritti e trasparenza e competenza – afferma Libralato – hanno, come una delle conseguenze, anche quello di evitare non solo i conflitti di interesse ma anche eventuali zone di contiguità. Ovviamente nulla da dire sulla competenza, sulla serietà e sulle capacità dell’assessore, sicuramente persona meritevole e cristallina, ma solamente una mancanza di opportunità politica la sua nomina ad assessore all’agricoltura. Ovviamente attendiamo adesso gli atti di questa amministrazione che vorrà sicuramente attuare il programma anche in materia di agricoltura. Tra queste ovviamente proprio la biodiversità che potrebbe essere messa in pericolo dalle attività della Monsanto, anche se non nel comune di Latina”.

L’aria pulita respirata con il voto plebiscitario dovrebbe spazzare via le nubi addensatesi sulla giunta di Coletta prima che provochino precipitazioni. E’ rimasta sospesa la cappa formatasi attorno all’assessorato ai servizi sociali, rappresentato da Patrizia Ciccarelli, moglie di Salvatore Forlenza, uno degli indagati per Mafia Capitale nonché cognato di Olivier Tassi, eletto ieri mattina al terzo turno Presidente del nuovo Consiglio comunale. La politica a volte è davvero strana. Garantismo, legalità e trasparenza sembrano le facce di una piramide triangolare che specchia la realtà in modo diverso a seconda di chi l’ha in mano.