La giunta Celentano dà il via libera ai lavori per la demolizione dell’ex Icos senza il necessario e atteso avallo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti alla rimodulazione del progetto “A Gonfie Vele”. Le forze di opposizione, in consiglio comunale a Latina, hanno evidenziato quanto accaduto, smorzando l’entusiasmo con cui l’amministrazione ha comunicato due giorni fa l’avvio del cantiere per l’abbattimento del fabbricato dismesso sulla via Pontina. L’opposizione chiede, inoltre, di riaffrontare la questione in commissione, alla presenza degli assessori all’Urbanistica e ai Lavori Pubblici, per approfondire le novità apprese a mezzo stampa.
“Qualcosa non torna nella delibera con cui la giunta ha approvato l’avvio dei lavori del primo stralcio del progetto finanziato con fondi PNRR. Solo una decina di giorni fa – spiegano i consiglieri di Lbc, M5S, Pd e PerLatina2032 – uffici e Ater dichiaravano in commissione Trasparenza di aver inviato al MIT la rimodulazione del progetto, diviso in due stralci in seguito all’aumento dei costi e alla necessità di cambiare il target dall’iniziale rigenerazione urbana all’efficientamento energetico. Gli stessi confermavano la necessità di attendere la risposta del Ministero per procedere”.
“Questa risposta – continuano i consiglieri – non è ancora arrivata. Come si legge in delibera, dallo stesso Ministero è arrivata, invece, il 24 marzo scorso l’intimazione al Comune di dare riscontro entro 7 giorni sullo stato di attuazione del progetto, pena il definanziamento. Nella stessa delibera della giunta si evince chiaramente la preoccupazione del Ministero quando riporta che l’Alta Commissione chiamata a pronunciarsi sulla rimodulazione ha deliberato di sospendere l’esame sul progetto in attesa del riscontro dell’Ente”.
“Ci vorrebbe più cautela nel rivendicare risultati tutti ancora da raggiungere. La deadline per la realizzazione degli interventi del primo stralcio del progetto, in cui rientra anche l’abbattimento dell’ex Icos, è il 31 marzo 2026. Collaudare le opere in un anno – sottolinea la minoranza – è impresa tutt’altro che scontata”.









