Latina, due stipendi per un ruolo di controllo. Zuliani: una delibera da Corte dei conti

Il segretario Rosa Iovinella e il sindaco Damiano Coletta

“Diffido il Comune di Latina dal mettere in atto quanto espresso nella delibera di Giunta 130/2019 o sarà necessario inviare una segnalazione/denuncia alla Procura presso la Corte dei conti per danno erariale”. E’ quanto afferma la consigliera comunale di Latina Nicoletta Zuliani, esponente del Partito democratico. Non scherza, non potrebbe: l’argomento è serio. Chi conosce Zuliani sa che quando solleva una questione spinosa è perché prima ha passato ai raggi X documenti e atti. E allora eccola che sbotta di fronte alla delibera 130, quasi “ingannevole” al lettore per il giro di parole usate anche nell’oggetto (a proposito di trasparenza…) ma “chiara” nell’intento, secondo l’esponente dem.

Nicoletta Zuliani

L’amministrazione comunale con la delibera 130 ricorre ad una figura dirigenziale extra organico per “controlli successivi di regolarità amministrativa sugli atti e indirizzi successivi ai controlli stessi”. “È incredibile – commenta Zuliani -: nonostante la segretaria generale/anticorruzione abbia accumulato su di sé diverse funzioni, talune anche al limite della incompatibilità, sommando indennità e stipendio lordo di ben oltre 100.000 euro l’anno, si ricorre ad una seconda figura dirigenziale extra organico per sollevarla da tutta una serie di responsabilità e funzioni per cui il Comune di Latina già paga lei”.

Secondo la consigliera infatti alla nuova figura si andrebbero ad assegnare “proprio le competenze in capo alla segretaria generale/responsabile anticorruzione attraverso il Piano Anticorruzione”.

“Si paga un ulteriore persona per svolgere le medesime funzioni, o meglio, per risparmiare alla segretaria Rosa Iovinella un aspetto oneroso del suo ruolo già, ripeto, profumatamente pagato”, dichiara Zuliani senza peli sulla lingua.

La consigliera insiste come un ariete e rilancia: “Più volte è stato rimarcato che la Segretaria Generale demanda ad altri quanto invece è di propria competenza: addirittura individuando ben tre figure in sua sostituzione. Si ostina a non rendere pareri di legittimità o di conformità su atti specificamente segnalati da consiglieri comunali che ravvisano elementi da porre al vaglio del segretario generale. L’ultimo caso più evidente è stato proprio l’iter relativo all’annullamento della gara per l’affidamento dei rifiuti, iter che lei si è sempre rifiutata di certificare e che il Consiglio di Stato ha eccepito nella sentenza del ricorso De Vizia. Evidentemente se ne esce più puliti se qualcun altro deve caricarsi dell’onere del controllo… È del tutto evidente che si stia consentendo ad un alto funzionario dell’ente di svincolarsi dalle proprie responsabilità caricando l’organizzazione dell’Ente di macchinose sovrastrutture apicali aprendo vie di fuga ad alcuni ed esponendo il Comune a danno erariale”.

Politicamente, per la consigliera dem, la delibera 130/2019 è “uno smacco a sindaco e giunta che appaiono totalmente asserviti ad una figura estranea a tutti, ma che pesa nelle scelte dell’Ente e le orienta più del sindaco e di tutta la sua giunta”.

“Diffido l’Ente – conclude – dal mettere in atto quanto espresso nella delibera o sarà necessario inviare una segnalazione/denuncia alla procura della corte dei conti per danno erariale”.