Latina, “Eva, la prima donna”: il talk show tutto al femminile

Venerdì 3 marzo, alle ore 18:30, presso il locale Caffè Life in via dei Volsini a Latina, ci sarà “Eva, la prima donna”, il talk show tutto al femminile.

Un titolo esplicativo e simbolico quello del quinto appuntamento con ‘La grande bellezza’, la serie di incontri e talk show organizzati da Anagtia, col patrocinio della Regione Lazio.

Il tema specifico verrà affrontato da quattro donne, tutte diverse tra loro ma unite da una grande personalità: Graziella Di Mambro, giornalista e scrittrice, fresca di pubblicazione col romanzo ‘Non è il mio tempo’, una storia al femminile che storicamente ci riporterà agli anni del Fascismo e a un aborto clandestino; Federica Ferrari, imprenditrice agricola, che ha lanciato l’azienda ‘L’agro del kiwi’, ricavando e producendo dal kiwi un aceto e cioccolatini unici, una realtà ormai solida e riconosciuta per la grande qualità in tutta Italia; Sara Santilli, autrice de ‘Tu vali… sei unica!”, che parte da un’esperienza personale per fare abbracciare a tutte le donne una soluzione di traumi non risolti, per partire verso una nuova vita; Beatriz Zwarg, Life coach in Psicosintesi che parlerà del suo progetto di resilienza e trasformazione delle donne chiamato ‘Donne audaci’, partito da Latina e presto esteso in tutta Italia, dove le donne sono chiamate a raccolta e a fare rete. Il poker femminile verrà moderato da Gian Luca Campagna, giornalista e scrittore, e da Michela Sagnelli, professoressa.

A ridosso della data dell’8 marzo, riconosciuta come la Giornata della donna, il tema strizza l’occhio a un appuntamento monotematico, dove si affronterà l’Empowerment femminile, che non sta altro che a significa stima di sé, autoefficacia e autodeterminazione. In Italia i dati sono ben lontani dal superamento del cosiddetto glass ceiling: eppure ci sono donne che si battono per superare quel “soffitto di cristallo” che rappresenta un grande ostacolo alla carriera. Ecco le loro esperienze.

Il termine corrispondente in italiano ha il significato di potenziamento femminile oppure emancipazione femminile, anche se non è una traduzione completamente fedele. In inglese la parola “empower” significa infatti “investire di potere” e nella traduzione italiana si perde un po’ questa sfumatura di significato.

Questo termine è stato utilizzato per la prima volta alla terza Conferenza Mondiale sulle Donne dell’ONU a Nairobi nel 1985 e indica un processo, o un percorso, che ha come obiettivo la consapevolezza di sé e del controllo sulle proprie scelte, decisioni e azioni da parte delle donne, quindi una presa di coscienza sulla propria vita e sul proprio futuro.