Latina, Fratelli d’Italia nell’ex sede di An ma è subito polemica: “Noi di destra volevamo farne un centro culturale”

La fiamma si riaccende da sotto la cenere della destra che fu: Fratelli d’Italia inaugura a Latina la nuova sede, ma è subito polemica. Il taglio del nastro è previsto domani, 19 ottobre, alle 18 al civico 1 di via don Morosini, al termine di una conferenza stampa indetta sulle prospettive e sulle iniziative politiche del Movimento a livello locale e nazionale. La notizia corre in fretta in città e riapre una ferita evidentemente ancora troppo fresca. Pomo della discordia proprio la sede di via don Morosini. Perché? Perché è la sede storica del vecchio Msi e della vecchia Alleanza nazionale, di proprietà della Fondazione di An, che  esponenti della destra, che ripudia FdI poiché “reo” di aver dato vita dato ad “un governo cittadino caduto sotto i colpi delle inchieste giudiziarie e sonoramente bocciato dai cittadini, l’avrebbero voluta per farne un centro culturale. Pubblichiamo di seguito una nota sottoscritta da Salvatore De Monaco, Giuseppe Mochi, Maurizio Guercio, Alvaro Magni, Angelo Tripodi, Luigi Cardamone e Daniele Fabian.

L’inaugurazione della nuova sede di Fratelli d’Italia è un momento di profonda divisione per la storia della Destra nella nostra città e della nostra provincia

L’inaugurazione della nuova sede di Fratelli d’Italia è un momento di profonda divisione per la storia della Destra nella nostra città e della nostra provincia. Parliamo di un luogo simbolo dove si sono incontrate le esperienze personali e politiche di una comunità che ha saputo rappresentare un punto di riferimento per le donne e gli uomini di Latina.
La storia dell’Msi e di Alleanza Nazionale, la storia dei sindaci e delle amministrazioni di centro destra è profondamente legata a quel luogo, palestra politica e amministrativa per chi ha avuto l’onore e il privilegio di rappresentare nelle istituzioni i cittadini di Latina.
Proprio per non disperdere quel patrimonio di valori, di storia e di idee, era stato avviato negli anni scorsi uno scambio epistolare con la Fondazione di An per restituire quel luogo alle donne e agli uomini della Destra della nostra città.
Ci eravamo detti disponibili a prendere in carico quella sede per farne un luogo culturale, di ritrovo e di studi. Un luogo aperto alla città tutta e non solo la casa di un partito politico che non rappresenta tutte le anime, le sensibilità e le storie di una comunità radicata nella storia politica di Latina.
Purtroppo dopo aver ricevuto una disponibilità di massima da parte della Fondazione An, non abbiamo più avuto riscontro alle nostre proposte, mentre invece registriamo con sorpresa e amarezza che quel luogo storico e simbolico è stato concesso a chi con le sue azioni ha determinato la frantumazione e la sconfitta della destra in città.
Auspichiamo quindi un ripensamento e una nuova assegnazione di quel luogo che tenga conto della storia degli ultimi anni, quando dopo la caduta dell’amministrazione Zaccheo si è dato vita ad governo cittadino caduto sotto i colpi delle inchieste giudiziarie e sonoramente bocciato dai cittadini.
Sottolineiamo infine anche il mancato invito all’evento, come a voler cancellare con questo sgarbo e con un colpo di spugna la storia di un’intera comunità politica.