Latina fuori dal Lazio delle Meraviglie, ecco perché. Di Francia risponde all’interrogazione, Calandrini insoddisfatto

Silvio Di Francia

“E’ di ieri la notizia di un finanziamento regionale di circa 10mila euro, siamo in attesa di altre tre risposte e ci accingiamo a rispondere ad un quinto bando della Regione Lazio”. Ha esordito così l’assessore alla Cultura del Comune di Latina, Silvio Di Francia, questa mattina in question time, rispondendo all’ennesima interrogazione del consigliere Nicola Calandrini, sottoscritta anche dai consiglieri Andrea Marchiella e Matilde Celentano, in merito alla mancata adesione al bando regionale “Lazio delle meraviglie – estate 2018” per contributi a sostegno di eventi estivi, di prolungamento del soggiorno dei turisti, di iniziative plastic free. Vista l’assenza in graduatoria del Comune di Latina e vista l’assenza dello stesso nella lista delle proposte scartate, Calandrini ha chiesto di sapere nel merito se tale circostanza rientrava in una scelta precisa dell’amministrazione.

E nel merito l’assessore ha risposto, affermando in primis che il bando scadeva ad agosto e che lo stesso si era insediato a fine luglio, e in secondo luogo ha riferito che per rispondere al bando in questione occorreva un cofinanziamento di almeno 7mila euro che non erano nelle sue disponibilità e che quindi avrebbe dovuto imbastire in fretta in furia una variazione di bilancio senza neanche avere il tempo per formulare una progettazione credibile. Con tutta onesta, l’assessore ha ammesso di essersi accorto del bando praticamente quando era in scadenza, fermo restando che comunque non avrebbe potuto partecipare per assenza della disponibilità di risorse per il cofinanziamento.

Nell’interrogazione il gruppo di Fratelli d’Italia chiedeva anche se esiste un ufficio o dipartimento del Comune di Latina che si occupa di monitorare i bandi provinciali, regionali, statali, europei ed extraeuropei di finanziamento in favore di enti locali e a quanto ammontano in totale i danni che il Comune di Latina “deve sopportare in termini di danno patrimoniale da perdita di chance a seguito delle richiamate circostanze”.

A tal proposito Di Francia ha lamentato il fatto che il suo assessorato è carente di personale e che ha solo un funzionario per fare il Rup. L’assessore ha risposto per quanto attiene al settore Cultura e alle difficoltà ad operare in più ambiti dell’amministrazione anche “fisicamente” distanti tra loro.

Un discorso che non è piaciuto molto al consigliere Calandrini che nella sua replica, dichiarandosi insoddisfatto della risposta, ha puntato il dito contro un’amministrazione “disorganizzata e incapace” a gestire i bandi per l’ottenimento di contributi provinciali, regionali, statali, europei e extraeuropei: “Esistono strutture esterne che gratuitamente danno supporto alle amministrazioni comunali. Come credete che facciano gli altri Comuni con molto meno dipendenti del Comune di Latina? Mica sono scienziati! Dovreste richiedere una consulenza al Comune di Bassiano: ha ottenuto un contributo di 7 milioni di euro per la scuola, quando non ha neanche i bambini… deve andare a prenderli a Sezze. Parliamo di Pomezia, amministrazione guidata dal Movimento Cinque Stelle, sapete quanti soldi ha ottenuto rispondendo ai bandi? Con il bilancio comunale non andate da nessuna parte, dovreste ingegnarvi un po’ di più.  E non c’è bisogno di più dipendenti per rispondere ai bandi”.