Un altro importante riconoscimento per la Orange Poison del birrificio pontino. Dopo il premio Grande Birra Slow Food (Birre d’Italia 2017), un secondo riconoscimento altrettanto prestigioso arriva dalla rivista Gambero Rosso per questa Italian Pumpkin Ale, o più localmente detta birra alla zucca, brassata a Latina dal mastro birraio Matteo Boni.
“Un’ottima birra, complessa e appagante”
Sull’edizione di ottobre, del mensile che fa capo all’azienda leader del settore enogastronomico in Italia, infatti, viene assegnato il prestigioso premio, con due boccali alla Orange Poison, definendola “un’ottima birra, complessa e appagante”.
“I riconoscimenti sono sempre ben apprezzati – spiega Boni – soprattutto se arrivano da due importanti istituzioni del gusto come Slow Food e Gambero Rosso. Segno, inoltre, che il percorso intrapreso dal birrificio quasi sette anni fa sta andando nella direzione che volevamo. Naturalmente questi apprezzamenti sono uno stimolo in più a fare, senza dimenticare che per noi restano comunque fondamentali i riscontri di appassionati e amanti della birra artigianale, e in particolare del nostro stile brassicolo”.
L’evoluzione del gusto
Con il termine Pumpkin Ale viene indicato uno stile di birra tipicamente statunitense. Uno stile che ha preceduto la nascita della Repubblica federale, per poi essere ripreso e riadattato a metà degli anni ’80, ovvero durante il periodo in cui il movimento brassicolo artigianale nord americano ha vissuto una vera e propria rivoluzione. Sulla scia di questo rinnovamento, all’ingrediente principale, la zucca, i mastri birrai statunitensi hanno pensato di aggiungere cannella, noce moscata e zenzero. Dando vita ad una birra molto speziata e associata alla stagionalità autunnale.
Dalla tradizione del tortello di zucca mantovana
Il mastro birraio pontino, però, non si è limitato a replicare uno stile apprezzato e realizzato anche da alcuni suoi colleghi italiani ed europei, ma è andato oltre, rileggendo la ricetta in chiave tipicamente nostrana e seguendo la tradizione del tortello di zucca alla mantovana.
“Sebbene in ritardo rispetto al movimento brassicolo statunitense e nord europeo, sono altrettanto convinto che da figli di una tradizione enogastronomica che non ha nulla da invidiare a nessuno, anche sulla birra i mastri birrai italiani hanno molto da dire e da proporre – continua Boni – Nel mio piccolo ho scelto di riadattare una ricetta antica della nostra cucina per dar vita alla Orange Poison – La Pumpkin Ale del Pontino, definita da alcuni critici come un tortello liquido, nasce proprio dal mix di zucca mantovana, mostarda di frutta, senape e pepe. Per poi concludere con un dry-hopping (aggiunta degli ingredienti a mosto freddo) di mandorle amare e noce moscata a richiamare l’amaretto. Così, dopo le prime cotte e dopo anni di affinamento, la Orange Poison ha iniziato a riscuotere un discreto successo ricevendo l’attenzione e il plauso della critica nazionale”.
La storia del Birrificio Pontino
Il Birrificio Pontino nasce nel 2010 e ad oggi può contare ben 20 tipologie di birra artigianale. Da marzo del 2016, nel sito produttivo arriva anche una taproom dove poter degustare le birre. Aperta dal lunedì al venerdì, dalle 18 alle 21, la taproom è concepita come spazio di incontro e condivisione reale: libri, riviste e fonti da poter consultare per appassionati e homebrewer. Oltre ad eventi enogastronomici, serate a tema e presentazioni di opere culturali: autori e autrici che si presentano al pubblico del birrificio, che quindi viene vissuto e frequentato come luogo di incontro e di scambio reciproco.
L’appuntamento del 13 novembre
Domenica 13 Novembre, il Birrificio Pontino parteciperà alla prima edizione di Sapore Pontino 1.0, che si terrà presso il ristorante Il Focarile di Aprilia.