Latina, ha tentato di strangolare la zia e ferito il padre con un forcone. Affetto da disturbi psichici il 28enne arrestato

Il maggiore Carlo Maria Segreto, comandante della Compagnia di Latina, e il luogotenente Vitantonio Di Muro, comandante della stazione di Latina

E’ affetto da disturbi psichici il 28enne (G.V.) arrestato ieri sera dai carabinieri di Latina per tentato omicidio nei confronti di una zia e maltrattamenti in famiglia ai danni dei genitori e del fratello. La misura cautelare in carcere disposta dal Gip Giuseppe Cario scaturisce dal rischio concreto di reiterazione dei reati con conseguente pericolo per l’incolumità dei famigliari. Il provvedimento restrittivo è scaturito dalle indagini, condotte dai militari della Compagnia di Latina, diretta dal maggiore Carlo Maria Segreto, e coordinate dal sostituto procuratore Giuseppe Miliano, avviate a seguito della denuncia sporta da una donna di 82 anni, sorella della nonna materna dell’arrestato, vittima del tentato omicidio. Il giovane l’avrebbe aggredita nella notte del 3 agosto scorso, tentando di strangolarla mentre dormiva. La poveretta è riuscita a svegliarsi per tempo e a divincolarsi chiedendo aiuto agli altri familiari subito accorsi nella stanza. Solo l’ultimo episodio di una serie di violenze avvenute all’interno dell’abitazione familiare sita a Borgo Faiti.

Dagli accertamenti svolti dai carabinieri della stazione di Latina, diretta dal luogotenente Vitantonio Di Muro, il giovane nei giorni precedenti il tentato omicidio avrebbe aggredito il fratello, intervenuto a difesa della madre, con un coltello. Una ennesima lite scoppiata tra le pareti domestiche per futili motivi. Pochi giorni dopo il 28enne se l’era presa con il padre, attinto ad un braccio con un forcone. L’uomo poco prima era andato a riprendersi il figlio che stava dando fastidio all’interno di un bar, non voleva che creasse problemi. Ma il suo amorevole tentativo di protezione gli era costato caro al rientro a casa.

L’anziana zia, già in passato vittime di altre aggressioni da parte del nipote, con il quale condivideva la stanza, terrorizzata dall’ultimo tentativo di strangolamento ha deciso di rompere il silenzio rispetto ad una situazione diventata ormai insostenibile all’interno dell’abitazione sporgendo denuncia presso l’Arma dei carabinieri.

Il ragazzo, particolarmente violento per gli effetti della malattia e per l’assunzione di alcol nonostante le cure a base di psicofarmaci era stato ricoverato più volte presso idonee strutture del Nord Italia da dove però era riuscito a fuggire. In casa speravano che la terapia prescritta potesse, se non guarirlo, avere effetti positivi sul suo stato psichico. Ma così non è stato, tra luglio e agosto il giovane ha mostrato un escalation di aggressività.

I carabinieri della locale stazione stanno ora verificando se dietro la morte improvvisa di animali domestici della famiglia ci sia stata la follia del 28enne. Un nucleo familiare molto provato da questa brutta storia. Un paio di mesi fa ha subito anche un lutto. La nonna 84enne di G.V., sorella della zia, è stata trovata morta nel suo letto. Circostanza sulla quale, alla luce degli accertamenti svolti a carico del 28enne, si sono accesi i riflettori delle indagini.