Latina, interrogazioni a raffica di Coluzzi. Terapia d’urto per Lbc

Matteo Coluzzi

Una raffica di interrogazioni depositate dal consigliere comunale Matteo Coluzzi nella speranza che l’amministrazione di Latina Bene Comune esca dal coma.

Ne ha per tutti i gusti il giovane esponente di opposizione sceso in campo tre anni fa, sostenuto da “Generazione per Latina“: “Che fine ha fatto il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche, mozione da me presentata ed approvata all’unanimità in Consiglio Comunale nel 2017? A che punto sono gli iter amministrativi per gli interventi di sicurezza e viabilità nella Zona Pub? Dove sono finiti i 150.000 euro impegnati due anni fa per la riqualificazione di piazzale dei Navigatori – Foceverde?”

Il fatto è che “considerata la realtà dei fatti odierni, l’unica scelta di responsabilità per Latina Bene Comune è quella di dimettersi”, sentenzia brutalmente Coluzzi di fronte al fatto che l’amministrazione guidata dal sindaco Damiano Coletta che aveva promesso la rivoluzione della normalità ha perseguito quella dell’immobilismo, dimenandosi in questo ultimo periodo per eventuali “futuri accordi con il Pd o con il M5s, come riportato dalla stampa in questi giorni”.

Dieci interrogazioni, con richiesta di risposta in question time e in sede di commissioni, dovrebbero servire a Coluzzi per capire se Coletta e company vogliono ancora scrivere il nuovo libro o se sono rimasti incantati sulla prima pagina ancora intonsa. Un dubbio che non è amletico ma semplicemente retorico per il giovane consigliere: “La risposta è ormai chiara, ma non è più possibile aspettare risposte da chi in Consiglio comunale dichiara di volere andare avanti ‘per tentativi’, afferma infatti Coluzzi.

“Nel frattempo – spiega Coluzzi -, come ‘Generazione per Latina’, continueremo a dialogare e a costruire un’idea di città con tutte le altre realtà sul territorio che faranno della propositività e dei contenuti la propria azione politica”.

Ma intanto le interrogazioni restano agli atti. Coluzzi vuole risposte. “Dopo l’approvazione dell’emendamento del sottoscritto di 50.000 euro per gli interventi per la fruizione e per la salvaguardia del sito di “Passo Genovese” di Borgo Sabotino, quali azioni sono state messe in campo? Dopo innumerevoli incontri e conferenze di servizi con Provincia e Regione, qual’è lo stato attuale dell’opera e cosa sta facendo il comune per migliorare le condizioni del Porto Canale di Rio Martino e di Borgo Grappa? Dopo un anno dalla costituzione, la Giunta quando intenderà mantenere le promesse prese nei confronti del Forum dei Giovani di cui tanto si vanta senza conoscere probabilmente le criticità dello stesso?”

In tre anni per Coluzzi Lbc ha collezionato sono flop e allora insiste, stordisce il movimento del bene comune con la terapia d’urto dei quesiti: “Dopo aver abbandonato senza utenze domestiche le 24 famiglie assegnatarie con minori e persone disabili, qual’è la situazione degli alloggi popolari di Porta Nord e quali tempistiche sono previste per l’assegnazione delle restanti unità abitative? Esiste finalmente una mappatura degli impianti sportivi o per quanto ancora dovranno essere rimandate le concessioni tramite avvisi pubblici trasparenti e meritocratici? Si continua a parlare di nucleo di Fondazione, di Città del Novecento, di salvaguardia e fruizione senza avere una visione organica. Da mesi è calato il silenzio sulla vicenda Ztl. Che fine ha fatto il famoso ‘Osservatorio’? Che ne sarà del nostro centro storico?”

“Da mesi è attesa una variante alle norme tecniche attuative del Prg per attuare le direttive della Regione Lazio relativa alla Legge Regionale 7 sulla ‘Rigenerazione Urbana – affonda Coluzzi -. L’assessore all’urbanistica dichiarò che entro marzo sarebbe stata portata in Consiglio. Quanto ancora deve attendere la città – conclude -, mentre l’Urbanistica rimane completamente bloccata alla luce della sterile delibera quadro approvata qualche mese fa?”