Latina, la Bsp condannata a reintegrare il dipendente fumatore: non svolgeva diligentemente la mansione

La Bsp Pharmaceuticals di Latina Scalo condannata a reintegrare un dipendente licenziato “perché fumava”, fornisce la sua versione dei fatti. “Il provvedimento disciplinare di licenziamento impugnato non ha nulla a che vedere con il cosiddetto diritto di fumo. Il lavoratore è stato licenziato per le sue molteplici, significative, non autorizzate ed ingiustificate assenze dalla sua postazione lavorativa e quindi per il suo non aver svolto diligentemente la mansione per cui era assunto e regolarmente pagato alla fine di ciascun mese”, dichiara il direttore Risorse Umane, Giorgio Ciccarelli. “Il Giudice adito, in un processo che secondo il nuovo rito cosiddetto Fornero sarebbe dovuto essere improntato alla massima celerità e che nella nostra realtà si è protratto per oltre tre anni, ha ritenuto di disporre la reintegra del lavoratore sul presupposto che i fatti contestati sarebbero insussistenti. E’ evidente che per la scrivente società – si legge in una nota della Bsp – i fatti contestati al lavoratore non solo sono sussistenti, ma provati nella loro gravità. La Bsp, nel massimo rispetto della legge, si opporrà in giudizio verso la pronuncia del Giudice, intendendo dimostrare che, viceversa da quanto ritenuto, i comportamenti del lavoratore sono illegittimi ed hanno leso irrimediabilmente il vincolo fiduciario tra le parti”.